venerdì 29 novembre 2013

Mamme, gatti, toxoplasmosi, disinformazione

“Metta in pensione il suo gattino, il suo gatto, il suo cane, da sua sorella, da sua nonna, da sua zia, dai suoi genitori, per il periodo, per i 10-15 mesi in cui programma e aspetta il bambino”.

Questi i consigli che Luciano Onder, sedicente giornalista esperto di medicina e salute, ha suggerito a una giovane donna durante la puntata de I fatti vostri del 19 novembre su Raidue. L’ANMVI, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani ha denunciato il fatto parlando chiaramente di “disinformazione scientifica e incoraggiamento all’abbandono degli animali”. L'Associazione chiede a RAI 2 una pubblica rettifica e che di prevenzione veterinaria parlino solo dei medici veterinari.

Il rischio di contrarre la toxoplasmosi in gravidanza dipende esclusivamente da comportamenti sbagliati assunti da una gestante non correttamente indirizzata verso la prevenzione dell'infezione.
Chi vive con un animale da compagnia, in particolare con un gatto, non farà altro che riservargli gli stessi accorgimenti raccomandati alla gestante stessa, come curare l'igiene ed evitare l'assunzione di carni crude o di verdure non ben lavate.

Ma chi è Onder? Laureato in Storia moderna nel 1965, è passato a programmi di informazione scientifica, ha collaborato con RAI Educational e conduce attualmente Medicina33. Nel programma incriminato, non ha fatto però informazione, ma terrorismo.

Ecco cosa consiglia Irene Cetin, responsabile dell’U.O. di ostetricia e ginecologia presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, dal sito http://www.nostrofiglio.it 
In primo luogo, per sapere se la mamma è immune alla toxoplasmosi si deve effettuare il toxo-test (anche prima del concepimento), un esame del sangue per rilevare la presenza degli anticorpi contro il toxoplasma. Se l’esito è positivo, la mamma può stare tranquilla e non occorre ripetere l’esame; se l’esito è negativo, il test va ripetuto a cadenza mensile, per verificare che la mamma non abbia contratto l’infezione. L’esame è a carico del SSN per tutta la gravidanza.

Nel caso in cui venisse accertata l’infezione, si deve capire capire se l’infezione è avvenuta quando la gravidanza era già in atto, ed eventualmente eseguire un’amniocentesi. Se la mamma ha contratto la toxoplasmosi, viene sottoposta subito ad una terapia antibiotica. “Ma la miglior cura è la prevenzione" dice Irene Cetin: fare mensilmente il test della toxoplasmosi.
La toxoplasmosi si può contrarre solo se si ingerisce il parassita, che può essere presente nelle feci del gatto, nella carne degli animali o sulle verdure. Se si vuole mangiare verdura cruda, è importante lavarla con cura, per asportare residui di terriccio, ed aggiungere nell’acqua di lavaggio un po’ di bicarbonato o di amuchina.
La carne deve essere consumata sempre cotta. Niente prosciutto crudo, salame, bresaola, speck. Dopo aver maneggiato carne o verdure crude, è sempre buona regola lavare bene le mani con acqua e sapone.

E i gatti? A scopo precauzionale si può, durante la gravidanza,  far pulire agli altri membri della famiglia la sua lettiera o indossare i guanti e lavare le mani con sapone ed acqua corrente al termine delle operazioni di pulizia.
“Va specificato tuttavia che la sporulazione delle oocisti nella lettiera avviene circa 2-3 giorni dopo la deposizione delle feci, ad una temperatura ambientale di 24°C (mentre le urine non sono veicolo di trasmissione), pertanto il rischio di contaminazione viene notevolmente ridotto se la lettiera viene pulita ogni giorno” sottolinea la prof. Cetin. Insomma, una volta adottate le opportune precauzioni, non è assolutamente il caso di allontanare il gatto da casa!
Il video della trasmissione:

venerdì 22 novembre 2013

Sardegna 3 - L'impegno dell'OIPA

dal sito dell'OIPA:


OLBIA 
 Proseguono in queste ore gli interventi dei volontari dell’OIPA Olbia nelle zone più colpite dall’alluvione. Il monitoraggio sulle diverse colonie feline stanziali accudite in città, per un totale di 70 gatti, ha evidenziato che al momento 30 circa mancano all’appello.
Alcuni luoghi in cui sono situate le colonie non sono purtroppo al momento ancora raggiungibili. L’unica colonia felina che non ha subito danni o perdite è quella composta da 10 gatti sita in via Vittorio Veneto, una delle vie più colpite di Olbia. I volontari si occupano inoltre del supporto ad un rifugio privato a Telti (OT) che ospita 40 cani ed è gestito da un’anziana signora. Sia i cani che la signora fortunatamente stanno bene perché il rifugio si trova in collina, ma i due ponti che si trovavano sulla strada per Telti sono crollati, quindi al momento la località è isolata. I volontari si sono attivati per trovare una strada alternativa per la campagna per raggiungerli e portare cibo. Stanno inoltre provvedendo al recupero e all’identificazione di numerosi cani di proprietà trovati vaganti perché scappati da cortili e giardini di cui l’acqua ha divelto i cancelli.
Moltissimi gli animali deceduti per la piena. La maggior parte degli allevamenti della zona si trova a Posada (NU), proprio vicino al fiume, e tutto il bestiame è morto. Anche moltissimi cani detenuti in serragli/canili dai cacciatori della zona sono morti annegati nelle gabbie. Non abbiamo a disposizione video purtroppo sia per l’estrema difficoltà di trasmissione informazioni (non è presente connessione internet in tutte le zone) sia per la concitazione di questi momenti. Tutte le operazioni di soccorso sono ancora in corso e nei prossimi giorni verrà tracciato un bilancio più preciso.

ORISTANO 
L'alluvione che ha colpito la Sardegna nei giorni scorsi ha interessato anche la provincia di Oristano. Una decina di gatti seguiti dai volontari OIPA mancano all'appello e tre piccoli sono stati messi al sicuro in attesa di trovare loro adozione. La sezione OIPA di Oristano sta distribuendo cibo nelle zone più colpite della provincia, i cani vaganti sono molti e il tentativo è quello di attirarli in posti asciutti e sicuri, dato che alcune zone della città sono completamente inaccessibili. Purtroppo i cani sono quasi tutti senza microchip dunque non è possibile risalire ai loro proprietari. Anche i canili di Ghilarza e di Narbolia sono in estrema difficoltà, le scorte di cibo sono andate perdute, i box sono completamente allagati e servono urgentemente cibo, coperte, ciotole, cucce e medicinali. A loro sostegno, i volontari OIPA di Oristano si stanno organizzando per raccogliere cibo e il materiale di prima necessità.

Per la gestione dell’emergenza l’OIPA nazionale sta inviando a Olbia 12 quintali di cibo secco per cani e gatti, ma per un’efficace gestione dell’emergenza nei prossimi giorni facciamo un appello per l’invio direttamente sul posto di:
- Cibo per cani e gatti
- Antibiotici
- Coperte

Per l'invio di aiuti contattare: Monica Petrone, Delegata OIPA di Olbia, Tel. 349 5866642; olbia@oipa.org Roberto Fadda, Delegato OIPA di Oristano, Tel. 340 9555105 ; oristano@oipa.org

Sardegna 2: trovato un micio a Uras

Questo micio è stato trovato a Uras.


Ha proprio un'aria desolata.

lunedì 18 novembre 2013

Una gattara molto speciale

Se n'è andata una grande scrittrice, e famosa gattara. Doris Lessing è morta il 17 novembre a 94 anni.
Aveva scritto, tra l'altro, Gatti molto speciali.






venerdì 15 novembre 2013

Censimento Gatti Colonia Felina Su Pallosu

Pubblicati i dati del censimento Gatti Colonia Felina Su Pallosu al 15 novembre 2013 
Totale 56 36 F 20 M

1 Ciro F
2 Fiffina F
3 Bionda F
4 Chicco F
5 Jimmy Barba M
6 Muchina F
7 Martino M da C
8 Cicciobello M da C
9 Nuzza F
10 Pufuletz M
11 Pupici M
12 Camilla F
13Aziza F
14 Gina F
15 Tommy M
16 Papsi F
17 Tipitipi F
18 Dentone M
19 Muchinina F
20 Mishu M
21 Panacur F
22 Chupa F
23 Calì M
24 Carluzzu F
25 Gulliver F
26 Guido M da C
27 Agata F
28 Nerina F
29 Lilli F
30 Macchia F
31 Diva F
31 Cobra F
32 Bobe M da C
33 Renè F
34 Ciuffo M
35 Mimosa F
36 Brambi M
37 Veveritza F
38 Cieco F
39 Zeeva F
40 Tinozzo M da C
41 Trilulilu F
42 Paul M
43 Bagna F
44 Manson F
46 Tizzy F
47 Pinocchia F
48 Geppetto M da C
49 Sonny M
50 Muci M
51 Viola F
52 Piciulon M
53 Lello M
54 Eja F
55 Frida F
56 Civetta F

Pierre e il gattino

Un omaggio a un grande attore, prematuramente scomparso. Non aveva mai conosciuto suo padre, e portava il cognome di sua madre, originaria della Corsica. Viveva praticamente sulla strada, fino a quando un giorno un tizio lo avvicina e lo sceglie per un ruolo a teatro. Comincia così una carriera che lo porterà a Luchino Visconti. Nel 1963 ottiene una parte nel Gattopardo. Buñuel gli affida il ruolo del gangster dai denti d’acciaio in Belle de jour. Lavora con Pasolini e Bertolucci, e la Cavani lo vuole come il protagonista per I cannibali.
Nel giugno del 1971, all’apice della sua carriera, viene arrestato a Roma per possesso e uso di droghe. Nonostante le testimonianze di Fellini e De Sica, e la mobilitazione dell’intero mondo del cinema, viene condannato a due anni di carcere. Rinchiuso a Regina Coeli, verrà rilasciato dopo 18 mesi dopo per mancanza di prove con l’ingiunzione di lasciare l’Italia entro ventiquattr’ore. Esce traumatizzato da questa esperienza, che ricorderà nell'autobiografia Quelques messages personnels. Nella ricostruzione di poi, molti riconobbero una volontà persecutoria, la ricerca di un capro espiatorio.
E Pierre Clementi era un ribelle, uno venuto dalla strada, uno che, nelle parole del figlio Balthazar, “portava i capelli lunghi e non aveva mai tradito la sua vocazione alla marginalità”. Clementi reciterà ancora con Max von Sydow in Steppenwolf dal libro di H. Hesse, con Dušan Makavejev, nella parte dell'ultimo marinaio della Potëmkin, con James Ivory. Morirà in un ospedale parigino nel il 28 dicembre 1999 per cancro al fegato.
In questa foto appare, in tutta la sua dionisiaca bellezza, con un tenero gattino.


venerdì 8 novembre 2013

Tom e Jerry

Un video in cui un ratto ruba il latte a un micio.


Un elefante al mercato

A Roma un elefante indiano è scappato dal circo ed è andato al mercato. Poi è stato recuperato e riportato al circo da un dipendente della struttura.
L'animale ha quasi 40 anni ed è stato descritto come "pericoloso".  A me fa una pena infinita. Dopo decenni di detenzione si è fatto una passeggiata per Roma.




L'articolo.

martedì 5 novembre 2013

Brindisi: spuntini felini al cimitero

Notizia ANSA - L'idea dell'associazione Aidaa, accolta dal comune pugliese, per fornire cibo ai gatti evitando rifiuti e avanzi in nome del decoro del luogo: mangiatoie dotate di "vassoi" e di ciotole con acqua collocate nel cimitero cittadino. La colonia felina ringrazia: Ecco il video.