lunedì 31 dicembre 2012

San Silvestro in allegria

Gli auguri per l'ultimo dell'anno non può farli che lui, Silvestro.


Il gattone bianco e nero compare per la prima volta nel 1945 in un cartone in cui è protagonista insieme a un pappagallino che vuole suicidarsi perché la moglie lo ha lasciato.


E con Silvestro un po' di foto divertenti viste qua e là sul web, tra le quali la testimonianza di alcune improbabili amicizie.




Pinocchiesca, non trovate?


Siamo gatti, siamo noi...

Ieri sera ho visto Il gatto e la gabbianella di Enzo D'Alò dal celeberrimo libro di Sepulveda (che ha scritto un altro libro di cui parleremo) e non posso non riproporre la canzone dei gatti:



Godetevi la camminata fiera e gioiosa della banda del porto!

Gatti a New York

La prima foto è di zopdeep ed è stata scattata a Brooklyn. La seconda è un fotomontaggio e cita la famosa foto di Charles Clyde Ebbets degli operai in pausa pranzo in cima a un grattacielo. La terza, sempre a Brooklyn, è una scena di vita quotidiana presa da critteristic.com:





domenica 30 dicembre 2012

Storia del gatto Toldo che andava al cimitero

MondoGattoSanDonato, il gattile dove abbiamo adottato il nostro Bubino, ha pubblicato una storia bellissima: quella del gatto Toldo.
Anche Toldo viene dalla strada. I suoi padroni, Ada e Renzo Iozzelli di Montagnana (Pistoia), lo hanno preso cucciolo da una colonia felina. Anche Toldo, come fanno spesso i gatti, è solito portare le sue prede davanti alla porta di casa. Potti e Bonbon lo fanno in montagna, quando si trasformano in gatti dei boschi. Ma Toldo, diventato un affettuoso micione, non porta uccelli o topolini, ma legnetti, insetti o pezzi di plastica.
Quando nel 2011 Renzo Iozzelli muore, anche Toldo segue il feretro fino al cimitero. Nei giorni successivi, i parenti trovano un rametto di acacia sulla tomba e scoprono che è stato Toldo a portarlo. Il gatto continuerà a portare i suoi piccoli omaggi alla tomba dell'amato padrone: una piccola cerimonia quotidiana di cui sono state testimoni diverse persone del paese.



Leggi tutta la storia sulla Nazione e sul Corriere.

venerdì 28 dicembre 2012

Gatto senza coda

Il gatto senza coda si chiama Gatto (vi ricorda niente?), anche se è una femmina. E' uno spirito indipendente: vive all'aperto, va a caccia di uccellini e affronta le rigide temperature invernali senza paura. Sul naso ha tracce di litigi con i gatti del vicinato e ha un sottopelo spesso come feltro. Si fa vedere ogni tanto per la sua razione di crocchette e per qualche coccola; non sa fare le fusa, ma la pasta sì, eccome! La sua cuccia, al riparo sotto il portico, è un grosso cesto foderato di vecchie coperte di lana calde e spesse. Gatto si acciambella e sfida le notti più fredde: è calda come una stufa!







Il gatto nel presepe

Della serie gatti e Natale, un gatto che si è intrufolato nella capanna del presepe. Un classico:

Foto di Kacper Pempel

lunedì 24 dicembre 2012

Torna a casa Rocco!

Un paio di settimane fa, a Macerata, viene accalappiato un vecchio border collie piuttosto malconcio, con gli arti posteriori semiparalizzati. Portato in canile, gli operatori della Cooperativa Sociale Meridiana e i volontari dell'Associazione Argo si prendono cura di lui, triste e sofferente. Il collie ha un microchip che permette di rintracciare il proprietario. Ma non è il solito lieto fine, perché si presenta al canile un'intera famiglia, felice di aver ritrovato dopo nove anni il loro cane smarrito. Sì, perché Rocco - questo il nome del cane - era stato perso a Tolentino nel 2003. Non appena ha incontrato la sua vecchia famiglia, Rocco l'ha subito riconosciuta e si è alzato, trascinandosi sulle zampe, per poter riabbracciare i suoi festanti padroni.
Rocco al calduccio su una coperta
Rocco con la sua padroncina
La famiglia Appignanesi con Rocco
Tutta la storia su Cronache Maceratesi (cui vanno tutti i credits delle foto) e il commovente diario del ritorno di Rocco in famiglia.

domenica 23 dicembre 2012

Libri gatteschi

"... ai suoi occhi si presentò lo spettacolo incredibile di un gatto rossiccio che leggeva ad alta voce, affiancato da un essere mai visto, una specie di rocchetto arruffato che sorrideva compiaciuto."
Siamo a pagina 103 di:


Qual è il compito del gatto Ruggine, figlio di Ramon lo sciupagatte e della dolce Rossana? Andare a un importante raduno gattesco. Un viaggio avventuroso, che il micio torinese compie insieme al rocchetto Odradek, nato dalla penna di Kafka e finito qui, a far da maestro e compagno di avventure a un gatto di cortile diventato viaggiatore. Treni e libri, magazzini e negozi, extraterresti e bibliotecari: da Torino alla campagna inglese, passando per Trieste, Ruggine impara a leggere e racconta al rocchetto cos'ha visto in TV.

Un esempio di come un artista ha immaginato il rocchetto
Il libro, di Margherita Oggero, è una delle mie letture gattesche per Natale.  L'altro, che non ho ancora finito, è L’Incredibile Storia di Soia e Tofu, di Pallavi Aiyar, giornalista e scrittrice indiana. Vi saprò dire!


venerdì 21 dicembre 2012

Il Natale dei gatti

Ho visitato un sito con delle spassose foto che documentano il rapporto tra i felini e il Natale.


I due micioni devastano l'albero con somma soddisfazione. Gustate l'intera galleria di foto fatte da Carla and Mark di Fluffy Tails.

mercoledì 12 dicembre 2012

Anziani e animali

Maura mi parla del suo papà e dei suoi "cuccioli anziani": Stellina e il mini labrador Balilla. Un esempio dell'importanza del legame tra uomini e bestie anche quando gli anni aumentano, per entrambi! Foto e tenerissima storia qui, sul Gatto parlante.

martedì 11 dicembre 2012

Natale alla Casetta d'argento

Alla Casetta d'argento, dove gli anziani si godono la compagnia dei loro animali, fa un po' freddino: tutti con copertina e cappottini. Anche un vecchio cucciolo scalda, e non solo il cuore:



lunedì 10 dicembre 2012

Un amico invadente

Mi hanno spedito questa foto. Un classico anche a casa nostra: se Bonbon va in un cestino, Bubino vuole accomodarsi proprio lì. Se Bonnie si sposta sul letto, arriva anche l'altro. Vicini vicini, anche in uno spazio ristrettissimo:

domenica 9 dicembre 2012

Natale da Luciana

Scrive Luciana su FB che a casa sua questa scena si ripete da cinque anni. E' la stessa scena che ho visto per anni anch'io, fino a mettere l'albero fuori dalla porta. Poche cose sono così irresistibili per i nostri amici felini:






mercoledì 5 dicembre 2012

Il gatto dell'Elfo

Ieri ho comprato questa bellissima spilletta:


Il gatto (del Cheshire, o Gatto Sardonico o Stregatto) è stato disegnato da Ferdinando Bruni, come i disegni dello spettacolo Alice Underground, in scena al Teatro Elfo-Puccini di Milano in questi giorni. Uno spettacolo nel quale si fondono la classicità del capolavoro di Carroll con la modernità multimediale dei cartoni animati proiettati sulle quinte bianche della scena. Attori straordinari, teatro strapieno e pubblico entusiasta. Adatto anche ai bambini. Una delizia!

INFO
ALICE UNDERGROUND 
SALA FASSBINDER | 3 - 31 DICEMBRE 2012 
uno spettacolo scritto, diretto e disegnato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia 
scene e costumi di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia 
direzione e arrangiamento delle canzoni Matteo De Mojana 
Elena Russo Arman: Alice 
Ida Marinelli: lo spazio, il piccione, la duchessa, il ghiro, il due di cuori, la capra dammelo, la regina bianca 
Ferdinando Bruni:  il tempo, il bruco, il lacchè pesce, la cuoca, il gatto, il cappellaio matto, la regina rossa, il controllore, dimmelo, humpty dumpty, la voce dell'unicorno 
Matteo De Mojana:  il coniglio bianco, il lacchè rana, la lepre marzolina, il sette di cuori, l'uomo di carta, il cavaliere bianco, l'unicorno 
produzione Teatro dell'Elfo

Torre Argentina - Novità

Ricordate la storia della colonia romana di Torre Argentina? Il sindaco di Roma è intervenuto sulla questione.
L'ENPA ha pubblicato in proposito la seguente dichiarazione:

«Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento per l’impegno e la determinazione con cui il Sindaco di Roma sta difendendo la colonia felina di Largo Argentina. Condividiamo appieno ciò il Sindaco ha più volte affermato, ovvero che i gatti non si toccano perché sono parte della storia di Roma e coloro che li aiutano devono essere ringraziati e aiutati da tutti noi». 

L'ENPA chiede che Alemanno sostenga anche il salvataggio dello storico gattile di Porta Portese:
«Anche i gatti di Porta Portese sono “cittadini” romani, al pari dei mici di Largo Argentina. Chiudere una struttura che, grazie alle sue opere meritorie, ha assunto un ruolo importante nella vita della città e che è entrata nel cuore stesso dei romani, sarebbe una decisione incomprensibile e controproducente».

Questo link seguente sembrerebbe assicurare che i fondi sono stati stanziati. Verificheremo la situazione nei prossimi giorni!

venerdì 30 novembre 2012

Niente botti!

Un appello di Mondo Gatto San Donato (presso il cui gattile è stato adottato il nostro Bubino):


Meglio nuda

La poliedrica Wendy Williams, showgirl, attrice e scrittrice di successo, ha partecipato alla campagna di Peta contro l'utilizzo delle pellicce posando nuda per il tradizionale cartellone con lo slogan "Meglio nuda che in pelliccia". Eccola in Times Square tra gli applausi della folla.


(foto Splashnews e Kikapress)

martedì 20 novembre 2012

domenica 11 novembre 2012

La via dei lupi

Una bella puntata di Claudio Agostoni su Onde road:
 
Passo dopo passo, Marco Albino Ferrari ne “La via del lupo. Nella natura selvaggia dall’Appenino alle Alpi”(editore Laterza), ha rintracciato la ‘via’ che da circa quarant’anni il lupo è tornato a percorrere, fra luoghi marginali e misteriosi, dopo essere scomparso alla vista dell’uomo. Una via naturale attraverso foreste, altipiani, praterie d’alta quota, crinali, vallate secondarie e paesi isolati: l’altopiano di Castelluccio di Norcia, le Foreste Casentinesi, l’Appennino parmense, le Alpi Liguri, le Marittime, il Parco del Gran Paradiso, e ancora più in là, sull’arco alpino fino in Trentino. È lì che gli ultimi branchi sono stati avvistati, dove il Canis lupus italicus si incontrerà con altri esemplari in arrivo dalla Slovenia. Un incontro atteso, che forse completerà fino in fondo la via. Marco ci racconta del lavoro, negli anni Settanta, di un gruppo di giovani ricercatori (l’etologo tedesco Erik Zimen, David Mech, lupologo americano, e il romano Luigi Boitani, oggi titolare della cattedra di Zoologia dei Vertebrati all’Università La Sapienza di Roma) impegnati a studiare con metodi sperimentali ciò che all’epoca veniva ancora rappresentato come il “misterioso animale delle foreste” o il “divoratore di bambini”. Ci spiega come oggi viene rilevata e monitorata la presenza dei lupi. E risponde a Caterina, una nostra ascoltatrice che di mestiere alleva pecore e cavalli, che ci spiega perché se ieri i lupi erano in via di estinzione, oggi lo sono gli allevatori di pecore.

Ascolta il podcast!



domenica 4 novembre 2012

Animali nell'uragano

Sandy è passato. Dell'uragano che ha devastato la costa orientale degli Stati Uniti raccontiamo la storia vista attraverso gli occhi degli animali.



Bill Ryan comforts his cat Amy before leaving her at Mitchell Park’s Field House, a Uniondale, New York pet shelter run by the Nassau County Office of Emergency Management and Pet Safe Coalition. Photo Credit: Kathy Kmonicek/AP
http://www.globalanimal.org

Non solo gatti e cani. Questo drammatico salvataggio è avvenuto nella Monmouth County, New Jersey:

Altri crediti per le immagini: Mehdi Taamallah / AFP - Getty Images; http://www.globalanimal.org/2012/10/31/donate-help-hurricane-sandy-pets-photos/84699;
http://consciouscat.net/2012/11/03/mews-and-nips-special-hurricane-sandy-edition


sabato 3 novembre 2012

Buono da mangiare

Il mio amico Antonio pubblica su facebook un appello riguardante una "festa" dove si consuma carne di gatto. Inutile dire che condivido la sua indignazione per come vengono macellate le povere bestiole. E che mai e poi mai banchetterei con carne felina.
Antonio è da anni vegetariano, io sono una quasi-vegetariana, nel senso che di carne ne mangio, per scelta salutistica ed etica,  pochissima. Carne di manzo, coniglio, pollo, cavallo o maiale, beninteso. Ho mangiato insetti (in Messico) e serpenti (Malesia). Carne felina, nemmeno voglio pensarci. Perchè?

Marvin Harris (1927 – 2001), che fu direttore del Dipartimento di Antropologia della Columbia University, ha pubblicato una ventina d'anni fa un interessante libro, Buono da mangiare, dove discute i tabù alimentari. In estrema sintesi, la scelta di ciò che è buono sarebbe fortemente condizionata da fattori economici, religiosi e ambientali. Ciò che determina il "buono" ed il "lecito" è il bilancio costi-benefici nella produzione dell’alimento stesso. La vacca sacra è, per esempio, un efficace spazzino e produce latticini, oltre a fornire la forza che muove gli aratri. E' dunque un animale essenziale per l’economia della zona. Ecco perché non viene mangiata, e perché esistono anche "pensionati" per vacche sacre anziane!


Gli americani ( e gli Inglesi) inorridiscono per il consumo europeo di carne di cavallo. La passione per i Francesi verso le lumache è altrettanto inspiegabile, per loro.
Inoltre, per ogni civiltà, mangiare un pet è tabù: per noi cavalli e conigli non sono pet , per gli Americani sì. Tutti gli Occidentali inorridiscono per la consuetudine cinese al consumo di cani, e sono perplessi anche dal fatto che in Australia canguri e coccodrilli sono serviti a tavola.
Si affiancano a questi tabù i divieti religiosi. Il maiale non è adatto all’ambiente arido e al clima del Medio Oriente; per essere allevato, poi,  dovrebbe nutrirsi degli stessi cibi dell’uomo e diventare, così, un suo competitore. Invece, bovini, ovini e caprini si cibano di erbe e fogliame del tutto non adatti all’alimentazione umana: non sono nostri competitori, sono economicamente vantaggiosi in termini di bilancio costi-benefici. Da qui il divieto.
Il libro è una lettura a mio avviso fondamentale. Il capitolo sul latte e l'intolleranza al lattosio è avvincente.