giovedì 25 ottobre 2012

Halloween e i gatti neri

Cos'ha a che fare l'Italia con Halloween? Niente. E' una festa importata e diventata popolare tra coloro che hanno assorbito la cultura dei telefilm americani. Una triste forma di provincialismo e colonizzazione culturale per cui le patrie tradizioni sarebbero fuffa datata.

In tutta la penisola il 1 novembre si chiama Ognissanti ed è la commemorazione dei santi e dei martiri. La Commemorazione dei defunti è la ricorrenza cattolica collocata il giorno dopo Ognissanti. Sembra che la festa dei morti risalga al X secolo  mentre quella di Ognissanti ad una decisione di Gregorio II, che nel 835 pare abbia spostato al 1 novembre un a festa già esistente. Nel mondo anglosassone, invece la festa di Halloween- nome attestato la prima volta nel XVI secolo - è la notte prima di Ognissanti.

Infatti, secondo Wikipedia, il nome è una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Even , cioè "notte prima di Ognissanti" (in inglese arcaico All Hallows Day, moderno All Saints).
Inoltre, il grande studioso delle tradizioni popolari Alfredo Cattabiani scriveva:

Dell'antico Capodanno celtico sono ... sopravvissuti fino a oggi proverbi e usanze: fra queste ultime la più celebre nei paesi anglosassoni è la cosiddetta notte di Halloween, fra il 31 ottobre e il 1° novembre, durante la quale i ragazzi si mascherano da scheletri e fantasmi, mimando il ritorno dei morti sulla terra, e girando di casa in casa chiedendo piccoli tributi e minacciando, se non li ottengono, di giocare qualche scherzo.

I Celti dunque, da sempre dediti all'agricoltura, associavano l'arrivo dell'inverno con la morte e credevano che gli spiriti potessero influenzare i raccolti della primavera successiva. La festa di Halloween è il retaggio di un mondo pagano legato ai cicli della natura.

Della tradizione italiana, oltre alla tradizionale visita al cimitero, ricordiamo la produzione di dolci particolari, il cosiddetto "pane dei morti", che ha molte varianti regionali. Ma molti dei rituali legati alla festa sono stati soppiantati dalla moda d’oltreoceano che propone, importando pateticamente tutto l'apparato commerciale di costumi e maschere sanguinolente o stregonesche, feste, cene, eventi a tema nelle discoteche. Sono anche convinta che dell'invasione di zucche siano in parte  responsabili le maestre italiane che propinano intagli di zucche e disegni di zucche in bella mostra alle finestre delle scuole elementari.

Ma i gatti? Quelli neri, tradizionali compagni delle streghe, sono da sempre oggetto di una triste superstizione. Per questo ENPA MONZA ha pubblicato una bellissima pagina che si conclude così:
  L’arretratezza di queste assurde convinzioni nuoce non solo ai piccoli felini, che hanno il pregio di allietare la vita di molti di noi, ma anche alle persone che ne sono schiave, lasciandole irrimediabilmente legate ad usanze antiquate e grottesche, in beffa al buon senso, l’intelligenza.


I gatti neri di Emily Strange

Leggi tutta la pagina dedicata ai gatti neri: http://www.enpamonza.it/public/pdf/gatto_nero_amico_vero.pdf


4 commenti:

silvia16 ha detto...

mi piace molto il tuo post . in effetti da noi Halloween non ha molto senso.

rosi ha detto...

grazie silvia! :-))

Pretty in Mad ha detto...

parole sante! ciao e complimenti per il blog (=^.^=)

rosi ha detto...

grazie! e vedo che sei proprietaria di un bel gatto nero!