lunedì 29 dicembre 2008
Un libro per Natale: Alex
Mi hanno regalato Parla con Alex - Una storia di scienza e di amicizia di Irene Pepperberg. Conoscevo Alex, un cinerino straordinario come la sua addestratrice. Un libro coinvolgente e commovente, un pappagallo geniale, divertente e socievole: sapeva ballare al ritmo dei Mamas and Papas, amava guardare gli uccellini su un albero del giardino, faceva il capetto con Griffin e gli altri cinerini del laboratorio. Le sue ultime parole sono state: Fai la brava. Ti voglio bene.
venerdì 26 dicembre 2008
domenica 21 dicembre 2008
Ugly cat
Le uglydolls sono pupazzetti creati da David Horvath e Sun-Min Kim. Questo è Gato De Luxe.
Ma in giro si trovano altri soggetti. Su una bancarella ho trovato questo splendido sfigatto da 1 euro, ma con un disegno dorato similvuitton. Non è bello?
Ma in giro si trovano altri soggetti. Su una bancarella ho trovato questo splendido sfigatto da 1 euro, ma con un disegno dorato similvuitton. Non è bello?
venerdì 19 dicembre 2008
LINGUA DI GATTO
Lingua di gatto. Sezione trasversale fotografata con ingrandimento 20X, usando un microscopio in campo luminoso. Autore: Christian Gautier, di Le Mans, Francia.
Credit l'immagine: 2008 Olympus BioScapes Digital Imaging Competition®
Credit l'immagine: 2008 Olympus BioScapes Digital Imaging Competition®
lunedì 15 dicembre 2008
mercoledì 3 dicembre 2008
sabato 29 novembre 2008
44 gatti
In questi giorni, mi dicono, c'è lo Zecchino d'oro. Quello che ho visto su youtube non mi è piaciuto per niente. Però ho ritrovato i mitici 44 gatti:
mercoledì 26 novembre 2008
Maneki e amigurumi
Da Wiki: Maneki neko (letteralmente "gatto che ti chiama"; anche noto come "gatto che dà il benvenuto", "gatto della fortuna", "gatto deldenaro"), è una diffusa scultura giapponese, spesso fatta di porcellana o ceramica, che si ritiene porti fortuna al proprietario. La scultura raffigura un gatto che chiama con un cenno di una zampa alzata.
Invece un amigurumi è una bambola o un animaletto lavorato all'uncinetto. Questi. Ne ho messi in cantiere un po'. Vediamo cosa riuscirò a combinare!
L'immagine del Maneki neko è di Searobin.
Invece un amigurumi è una bambola o un animaletto lavorato all'uncinetto. Questi. Ne ho messi in cantiere un po'. Vediamo cosa riuscirò a combinare!
L'immagine del Maneki neko è di Searobin.
domenica 16 novembre 2008
Tricot tricat
Un bel gioco per il vostro micione è un wanton tricottato da voi. Le istruzioni sono in questo sito.
venerdì 14 novembre 2008
Strange cats
A me piacciono molto i libri ed i vestiti di Emily Strange. Il sito è bellissimo e ancor di più la banda dei gatti di Emily. Nella Posse ci sono quattro gatti neri: Mystery, Miles, Sabbath e NeeChee. Mystery è il capo. Ha grossa cicatrice a forma di stella che le copre l'occhio e una medaglietta della stessa forma attaccata al collarino. Il combattivo Miles con la sua cicatrice a X su un occhio è il gatto più veloce in città. Sabbath, il più giovane, ha una piccola cicatrice sull'orecchio destro. NeeChee invece non è completamente nero: la sua coda ha infatti delle striscie bianche sulla punta.
giovedì 13 novembre 2008
**** Un gattone ****
Savogno è uno strano paese a un'ora e mezza di sentiero da Villa di Chiavenna, vicino al confine svizzero. Si arriva solo a piedi attraverso un bellissimo bosco di castagni. Un tempo fiorente villaggio, come testimoniano i terrazzamenti nel territorio circostante e l'estensione del paese, venne abbandonato negli anni Sessanta. Solo recentemente ci sono stati nuovi insediamenti con la ristrutturazione di case e fienili. Mentre vagavamo per le vie di Savogno abbiamo incontrato questo magnifico gattone grigio che si è fatto coccolare per un bel po'.
domenica 26 ottobre 2008
Darei il mio cuore per una lacrima di gatto
Un'intervista pubblicata dal Wall Street Journal ci svela l'amore per i gatti del premio Nobel per la letteratura Doris Lessing. Nata in Persia, cresciuta in una fattoria della Rhodesia meridionale ed ora residente nel quartiere londinese di Hampstead, l’ottantottenne scrittrice è nota come la "gattara" ufficiale della zona e si dedica alla sua comunità felina.
Di Yum Yum, bianca con una piccola macchia nera sul muso, Doris Lessing dice: "Non ho mai avuto una gatta così bizzosa. L'ho trovata che aveva già cinque anni. Per mesi è rimasta sempre nascosta sotto il divano. Probabilmente, era stata maltrattata dall'ex padrone". Per Yum Yum l’assegnazione del Nobel è stata una scocciatura: "Troppa agitazione, non vedeva l'ora di ritrovare un po' di pace in giardino". La gatta Yum Yum è l'unica ammessa nella camera da letto. La Lessing ha dichiarato: "Con lei amo parlare" e conclude, parafrasando Kipling: "Darei il mio cuore per una lacrima di gatto". La Lessing ha pubblicato con Feltrinelli “Gatti molto speciali", una specie di biografia sui suoi incontri felini.
Foto da repubblica on line
Di Yum Yum, bianca con una piccola macchia nera sul muso, Doris Lessing dice: "Non ho mai avuto una gatta così bizzosa. L'ho trovata che aveva già cinque anni. Per mesi è rimasta sempre nascosta sotto il divano. Probabilmente, era stata maltrattata dall'ex padrone". Per Yum Yum l’assegnazione del Nobel è stata una scocciatura: "Troppa agitazione, non vedeva l'ora di ritrovare un po' di pace in giardino". La gatta Yum Yum è l'unica ammessa nella camera da letto. La Lessing ha dichiarato: "Con lei amo parlare" e conclude, parafrasando Kipling: "Darei il mio cuore per una lacrima di gatto". La Lessing ha pubblicato con Feltrinelli “Gatti molto speciali", una specie di biografia sui suoi incontri felini.
Foto da repubblica on line
giovedì 23 ottobre 2008
mercoledì 22 ottobre 2008
**** Cat-cam ****
Idea stupefacente! Jüergen Perthold ha dotato Mr Lee, il suo micione, di una macchina fotografica e di una cat-cam che ha documentato i vagabondaggi del felino. Non solo: lo spione ha utilizzato un GPS per monitorare le trasferte del suo gatto.
Mi sto beando di questa visione della vita segreta di un gatto sfogliando l'album fotografico delle sue gite e di quelle di altri micioni in Giappone, Olanda, Svizzera...
Ecco una foto di Mr Lee, con la sua cat-cam:
Mi sto beando di questa visione della vita segreta di un gatto sfogliando l'album fotografico delle sue gite e di quelle di altri micioni in Giappone, Olanda, Svizzera...
Ecco una foto di Mr Lee, con la sua cat-cam:
giovedì 9 ottobre 2008
Newton
Il piccolo Newton ha ereditato il trasportino di Bubino.
Newton è il micio di Giuliana, una delle mie studentesse.
Newton è il micio di Giuliana, una delle mie studentesse.
domenica 5 ottobre 2008
dal diario di Bon-Bon (3)
Ormai son quasi due mesi che il mio fratellone bubino non c’è più, e nessuno ha voglia di scrivere. Domani si va dal veterinario per il controllo toxoplasmosi. Mi addormenteranno e mi faranno un altro prelievo. La mamma ha regalato il trasportino azzurro di bubino a una ragazzina che ha adottato un cucciolo grigio: Newton. Speriamo di vederlo presto qui.
domenica 21 settembre 2008
**** Mici amici: la Pimpa ****
Ecco la Pimpa di Adele, l'autrice del calendario e del contatore felino che compaiono qui a lato. Due occhioni pigri, un musetto sonnacchioso:
mercoledì 17 settembre 2008
**** Gattangeli ****
Il nostro Bubino è diventato un Gattangelo.
I gattangeli sono il cimitero virtuale ospitato da Mondo Gatto.
I gattangeli sono il cimitero virtuale ospitato da Mondo Gatto.
**** Gattino rossino ****
Questo gattino cerca casa. E' un bel rossino temporaneamente accolto dal canile di Mariano Comense (Mi).
giovedì 11 settembre 2008
**** La gatta Dixie ****
Letto oggi:
La gatta Dixie è tornata a casa dopo nove anni. E i padroni, i signori Alan e Gilly Delaney di Birmingham, non riuscivano a crederci. La gatta Dixie, che oggi ha 15 anni, era scomparsa da casa nel 1999. Curioso il ritrovamento: un passante ha notato un gatto che da qualche mese si aggirava per il quartiere e lo ha segnalato ad un'associazione animalistica. Una volta prelevata, la gatta è stata riconosciuta da un microchip che le era stato applicato. Subito è stata riportata a casa.
(foto Reuters)
La gatta Dixie è tornata a casa dopo nove anni. E i padroni, i signori Alan e Gilly Delaney di Birmingham, non riuscivano a crederci. La gatta Dixie, che oggi ha 15 anni, era scomparsa da casa nel 1999. Curioso il ritrovamento: un passante ha notato un gatto che da qualche mese si aggirava per il quartiere e lo ha segnalato ad un'associazione animalistica. Una volta prelevata, la gatta è stata riconosciuta da un microchip che le era stato applicato. Subito è stata riportata a casa.
(foto Reuters)
sabato 6 settembre 2008
**** mousse alla clindamicina ****
La terapia antibiotica con l'Antirobe va avanti da una settimana. All'inizio non è stato facile somministrare la capsula. Abbiamo provato ad imboscarla nella pappa, ma non appena Bon-Bon si accorgeva dell'inganno con un balzo all'indietro scappava in balcone. Abbiamo provato a scioglierla con l'acqua in una siringa, ma il metodo era troppo violento per il povero gattone. Alla fine abbiamo sciolto la polvere in un po' di mousse gourmet mescolando benissino e piazzando qualche crocchetta saporita sopra e intorno alla mousse. Funziona! Mettiamo poca pappa per essere certi che mangi tutto ma abbastanza per coprire il saporaccio della clindamicina.
martedì 2 settembre 2008
**** Toxo ****
Anche Bon-Bon è positivo al toxoplasma. Un mese di antibiotico, l'Antirobe. Solo la Potti è indenne. :-(
sabato 16 agosto 2008
**** l'ultimo bacio ****
Il 27 luglio Bubino ha avuto due crisi epilettiche a distanza ravvicinata. La mattina dopo era prostrato dalla febbre, privo di forze. Affrontiamo 40’ di macchina per raggiungere il veterinario a fondo valle. Lì viene radiografato, reidratato, trattato con antipiretico ed antibiotico, gli fanno test e prelievi. Nel pomeriggio sembra riprendersi. Ma in serata riprendono gli attacchi epilettici, con frequenza allarmante. Il giorno dopo si decide di somministrargli Valium e barbiturici. Le crisi si attenuano, ma Bubino è intontito, stranito, miagola emettendo suoni lugubri e strazianti. Torniamo dopo due giorni al centro veterinario per una visita specialistica. Alcuni esami sono negativi, ma si attende l’esito del test per la toxoplasmosi. Poi arrivano gli esami ematici, che indicano molte anomalie. La situazione è invariata. Bubino accetta le medicine e i trattamenti prescritti, ma poi smette di mangiare. Dargli antibiotici e barbiturici diventa difficile. In casa si nasconde o chiede di uscire. Alla fine, scappa dal giardino dove era andato a godersi con il suo fratellone Bon-Bon l’ultimo sole. Non è più tornato. Nonostante le ricerche, le battute di caccia nel bosco e l’aiuto di tutto il paese non l’abbiamo trovato.
venerdì 15 agosto 2008
**** Anche Bubino è andato nel bosco ****
Anche Bubino è andato nel bosco. Non potevamo immaginare di perderlo così, improvvisamente, inesorabilmente.
Ringraziamo la dott. Chiara Battisti e le sue colleghe di Ca' Comarina (Caiolo, Sondrio) per le cure prestate.
Ringraziamo la dott. Chiara Battisti e le sue colleghe di Ca' Comarina (Caiolo, Sondrio) per le cure prestate.
venerdì 25 luglio 2008
giovedì 24 luglio 2008
dal diario di Bon-Bon (2)
Forse si parte per la montagna. La vita di noi micioni lì cambia radicalmente. Bosco, prati, caccia ai topi. Liti furibonde con i gatti del vicinato. La mamma lascia aperto un finestrino minuscolo dietro la stufa ed io da lì posso saltare giù su una tettoia e filarmela anche di notte. Il Gemello Siamese non è capace di risalire sulla tettoia, perché è goffo. Di solito si limita ad appollaiarsi sul davanzale guardando fuori con aria invidiosa. Spesso ce ne stiamo in giro tutta la notte. Abbiamo le nostre tane nel bosco. Anche la Potti esce per cacciare – è davvero un’acchiappatopi strepitosa – ma l’età l’ha resa meno vagabonda. Ogni tanto incontriamo la mamma nel bosco che spacca legna per la caldaietta e per il camino, che a noi micioni piace tanto. In questa foto vintage si vedono le nostre montagne. Sullo sfondo c’è il Monte Disgrazia con il suo ghiacciaio, che adesso è ahimé piuttosto ridotto, e in basso si vede l’impetuoso torrente Màllero. In primo piano sulla sinistra c'è il Monte Senevedo. La mamma alla sera guarda i cervi che attraversano una radura alta visibile dalla nostra finestra. Un posto meraviglioso.
(2-continua)
(2-continua)
lunedì 21 luglio 2008
**** per klaus che è andato nel bosco ****
La bimba di una mia amica diceva, per dire che qualcuno se n'era andato per sempre, che era andato nel bosco.
Oggi Klaus è andato nel bosco.
Oggi Klaus è andato nel bosco.
domenica 20 luglio 2008
**** Zorba ****
Vi ricordate della Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare?
Ho letto che ora Zorba il gatto riposa ai piedi di un ippocastano, in Baviera. I figli di Sepùlveda hanno scritto su una lapide di legno :
Zorba - Amburgo 1984 - Vilsheim 1996
pellegrino
qui giace il più nobile dei gatti
ascolta le sue fusa
Ho letto che ora Zorba il gatto riposa ai piedi di un ippocastano, in Baviera. I figli di Sepùlveda hanno scritto su una lapide di legno :
Zorba - Amburgo 1984 - Vilsheim 1996
pellegrino
qui giace il più nobile dei gatti
ascolta le sue fusa
sabato 19 luglio 2008
dalla Biografia Autorizzata etc. 2
Il Siamese si guadagnò una serie di nomi che ne svelavano fatalmente i difetti. Ma uno su tutti lo definiva: il Gordo. Il suo peso specifico era quello del piombo. Volendo sollevarlo per la collottola, due fatti apparivano evidenti, la taurinità massiccia del collo e il peso esagerato. A siffatte peculiarità, per alcuni pregevoli, il Gordo contrapponeva poi pecche imperdonabili. Era goffo, scarsamente elastico. Salire agilmente sugli armadi o sui ripiani della libreria per sottrarre reperti botanici o malacologici era per lui talmente arduo che ci rinunciò quasi subito. Riusciva solo, ungolando tutti i possibili appigli, a salire sul letto a soppalco dal quale però la discesa era faticosa e segnalata poi dal sordo tonfo dell’atterraggio.
Goffo, dannoso e ingordo. Ecco chi era il terzo acquisto della casa.
(2-continua)
Goffo, dannoso e ingordo. Ecco chi era il terzo acquisto della casa.
(2-continua)
Etichette:
La Biografia Autorizzata della Potti,
Potti
venerdì 18 luglio 2008
**** gatti che parlano e ridono ****
-No, questo è troppo! – ripeté Hoshino.
- Troppo? E perché, caro Hoshino? – disse il gatto nero con una certa stanchezza. Aveva una faccia larga e tonda, e sembrava piuttosto anziano.
Toro è un altro dei gatti parlanti di Kafka sulla spiaggia. Con il termine toro si indica un ingrediente del sushi: la ventresca grassa e rosata del tonno di cui rappresenta la parte migliore, come recita il glossario in fondo al libro.
Il gatto Toro non solo parla. Qualche riga più avanti, scoppia perfino in una risata.
- Troppo? E perché, caro Hoshino? – disse il gatto nero con una certa stanchezza. Aveva una faccia larga e tonda, e sembrava piuttosto anziano.
Toro è un altro dei gatti parlanti di Kafka sulla spiaggia. Con il termine toro si indica un ingrediente del sushi: la ventresca grassa e rosata del tonno di cui rappresenta la parte migliore, come recita il glossario in fondo al libro.
Il gatto Toro non solo parla. Qualche riga più avanti, scoppia perfino in una risata.
**** animali abbandonati ****
Dal sito della Stampa dedicato agli animali copio il vademecum:
La legge 281 obbliga ogni comune a prelevare i cani abbandonati e a curarli vietandone la soppressione. Ma fate conto che siete a un bivio: avete la strada del soccorso oppure quella della denuncia se siete testimoni dell’abbandono, reato punito con la reclusione fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. In questo caso: prendete subito il numero di targa e fate querela.
Altrimenti, cosa fare per prestare aiuto al povero animale?
1) chiamatelo a voi: accucciatevi e fate il necessario per infondergli fiducia
2) toglietelo dalla situazione a rischio sviandolo verso un’area sicura
3) evitate movimenti a scatti: ricordatevi che l’animale ha bisogno dei suoi tempi
4) non abbiate fretta ma portate pazienza nel conquistarlo: potranno anche passare delle mezz’ore per superare la sua diffidenza
5) parlategli con calma
6) non rincorretelo; scappando potrebbe finire sotto una macchina o farsi male in altro modo
7) offrirgli dell’acqua e del cibo è una mossa il più delle volte vincente
8 ) chiamate aiuto; rivolgetevi al personale competente tenendo d’occhio il cane evitando che vi si avventi contro.
Se poi il cane è ferito, aggressivo o impaurito, potete prestargli soccorso in 3 mosse:
1) l’avete avvistato lungo la rete autostradale? Inviate un sms al numero 3341051030. È la linea telefonica “Prontofido” di pronto intervento per animali smarriti. I messaggi di richiesta saranno inoltrati al Centro Operativo della Polizia Stradale più vicino. Specificate: località, provincia, direzione di marcia, ora avvistamento ed eventuali segni particolari del quattro zampe. Oppure rivolgetevi alle ronde antiabbandono (tel. 3478883546): 400 i volontari dell’AIDAA impegnati a presidiare oltre 300 tra autogrill, piazzole di sosta e caselli di ingresso ed uscita delle maggiori autostrade, tangenziali e strade statali italiane con lo scopo di combattere l'abbandono dei cani nel periodo di maggior esodo per le vacanze.
2) l’avete avvistato sotto casa vostra? O comunque non in autostrada? Telefonate alle forze dell’ordine: ai Carabinieri al 112 o ai Vigili del comune di competenza che sono obbligati a intervenire dal regolamento di Polizia Veterinaria.
3) è ferito? Dovete sperare di trovarlo nelle ore di ufficio e chiamare l’ANMVI, associazione nazionale medici veterinari italiani (tel. 0372460440), per chiedere informazione su un qualsiasi veterinario in zona.
La legge 281 obbliga ogni comune a prelevare i cani abbandonati e a curarli vietandone la soppressione. Ma fate conto che siete a un bivio: avete la strada del soccorso oppure quella della denuncia se siete testimoni dell’abbandono, reato punito con la reclusione fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. In questo caso: prendete subito il numero di targa e fate querela.
Altrimenti, cosa fare per prestare aiuto al povero animale?
1) chiamatelo a voi: accucciatevi e fate il necessario per infondergli fiducia
2) toglietelo dalla situazione a rischio sviandolo verso un’area sicura
3) evitate movimenti a scatti: ricordatevi che l’animale ha bisogno dei suoi tempi
4) non abbiate fretta ma portate pazienza nel conquistarlo: potranno anche passare delle mezz’ore per superare la sua diffidenza
5) parlategli con calma
6) non rincorretelo; scappando potrebbe finire sotto una macchina o farsi male in altro modo
7) offrirgli dell’acqua e del cibo è una mossa il più delle volte vincente
8 ) chiamate aiuto; rivolgetevi al personale competente tenendo d’occhio il cane evitando che vi si avventi contro.
Se poi il cane è ferito, aggressivo o impaurito, potete prestargli soccorso in 3 mosse:
1) l’avete avvistato lungo la rete autostradale? Inviate un sms al numero 3341051030. È la linea telefonica “Prontofido” di pronto intervento per animali smarriti. I messaggi di richiesta saranno inoltrati al Centro Operativo della Polizia Stradale più vicino. Specificate: località, provincia, direzione di marcia, ora avvistamento ed eventuali segni particolari del quattro zampe. Oppure rivolgetevi alle ronde antiabbandono (tel. 3478883546): 400 i volontari dell’AIDAA impegnati a presidiare oltre 300 tra autogrill, piazzole di sosta e caselli di ingresso ed uscita delle maggiori autostrade, tangenziali e strade statali italiane con lo scopo di combattere l'abbandono dei cani nel periodo di maggior esodo per le vacanze.
2) l’avete avvistato sotto casa vostra? O comunque non in autostrada? Telefonate alle forze dell’ordine: ai Carabinieri al 112 o ai Vigili del comune di competenza che sono obbligati a intervenire dal regolamento di Polizia Veterinaria.
3) è ferito? Dovete sperare di trovarlo nelle ore di ufficio e chiamare l’ANMVI, associazione nazionale medici veterinari italiani (tel. 0372460440), per chiedere informazione su un qualsiasi veterinario in zona.
**** RANDAGIO LIFESTYLE ****
Ho aggiunto, con il permesso di Ombretta che ringrazio moltissimo, logo e link di Randagio Lifestyle.
giovedì 17 luglio 2008
**** Cheshire Cat ****
Il Cheshire Cat, lo Stregatto nella versione disneyana, è nato dalla penna di Lewis Carroll. E' indubbiamente un gatto filosofo.
Alice - “Puoi dirmi, per favore, da che parte posso andarmene da qui?
Il Gatto - Tutto dipende da dove vuoi andare.
Alice - Non mi importa molto dove...
Il Gatto - Allora non importa da che parte vai...
Alice - ... purché arrivi da qualche parte.
Il Gatto - Oh, là ci arriverai di certo, se cammini abbastanza.”
Would you tell me, please, which way I ought to go from here?
That depends a good deal on where you want to get to.
I don’t much care where . . . Then it does not matter which way you go...
... so long as I get somewhere.
Oh, you’re sure to do that, if you only walk long enough.
Su Wikipedia, in italiano o in inglese le ipotesi sulle origini di questo felino evanescente. Da youtube, invece, un indimenticabile Stregatto:
Alice - “Puoi dirmi, per favore, da che parte posso andarmene da qui?
Il Gatto - Tutto dipende da dove vuoi andare.
Alice - Non mi importa molto dove...
Il Gatto - Allora non importa da che parte vai...
Alice - ... purché arrivi da qualche parte.
Il Gatto - Oh, là ci arriverai di certo, se cammini abbastanza.”
Would you tell me, please, which way I ought to go from here?
That depends a good deal on where you want to get to.
I don’t much care where . . . Then it does not matter which way you go...
... so long as I get somewhere.
Oh, you’re sure to do that, if you only walk long enough.
Su Wikipedia, in italiano o in inglese le ipotesi sulle origini di questo felino evanescente. Da youtube, invece, un indimenticabile Stregatto:
dalla Biografia Autorizzata Di Una Gatta Bianca e Nera
La Potti non riusciva a capacitarsi di come quei due deficienti si fossero installati in casa. Il Tigrato Marrone era arrivato in autunno da una montagna dei dintorni. Era vissuto in una fattoria del Triangolo Lariano, nome che alla Potti suonava malefico come quello delle Bermuda. Odore di pericolo e catastrofe. E tanfo di maiali e pollaio, che il piccoletto emanava da quel pelame corto e ruvido. Poi, dopo qualche anno, era comparso il Siamese. Magro, stremato, sembrava agli sgoccioli. Il Grigio, suo fratello, aveva fatto le valigie quasi subito, ma il Siamese era rimasto. Da piccolo che era, a forza di rubare cibo si era trasformato in gatto massiccio, infido e pericoloso. Psicopatico anche. Si piazzava sul letto della Mamma e si ciucciava tra rumori ripugnanti finchè non gli veniva presentata la ciotola.
La Potti era disgustata da quel gattaccio con pretese di pedigree. Aveva notato certe striature scure sulle cosce potenti del Siamese, un eccesso di nero su muso e zampe che svelavano le origini bastarde del soggetto. Altro che Oriente. Boschi della bergamasca.
(continua)
La Potti era disgustata da quel gattaccio con pretese di pedigree. Aveva notato certe striature scure sulle cosce potenti del Siamese, un eccesso di nero su muso e zampe che svelavano le origini bastarde del soggetto. Altro che Oriente. Boschi della bergamasca.
(continua)
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La Biografia Autorizzata della Potti,
Potti
mercoledì 16 luglio 2008
dalle Memorie di Bubino 2
Un gattino abbandonato, vi dicevo. Insieme a un fratellino grigio, chiamato Gandalf. Per me non c'è stato subito un nome: ero il siamese.
Poi hanno cercato di rifilarmi a Galdino, un enigmista (*) del varesotto al quale devo il mio primo nome. Alla fine mi hanno tenuto e ribattezzato Bubino, anche se al concorso Ikea mi hanno iscritto come Galdus. Faceva moooolto più figo.
(*) ne riparleremo
(fine della seconda puntata)
(fine della seconda puntata)
**** pelo di gatto ****
Combatto la mia quotidiana battaglia contro il pelo di gatto. Bon-Bon adora farsi spazzolare, Bubino un po' meno ma Potti non ne vuol sapere! Allora mi armo pazientemente di spazzole del tipo velluto&velcro e di spazzole adesive, di aspirapolvere e mini-aspirapolvere per tappeti, divani e cuscini.
Ieri da Mediaworld ho visto la pubblicità dell'aspirapolvere Dyson che decantava l'efficacia del prodotto contro il pelo dei pet. Sarà vero?
Ieri da Mediaworld ho visto la pubblicità dell'aspirapolvere Dyson che decantava l'efficacia del prodotto contro il pelo dei pet. Sarà vero?
dalle Memorie di Bubino
Prima del Concorso IKEA, prima di fare la star con la poltrona Tullsta (potevo scegliere qualcosa di diverso da una poltrona?) sono stato un gattino abbandonato. Ecco la cartolina dell'Operazione Gemellaggio: Galdus, milanese d'adozione, gatto part-time, 1 anno.
Era il 2007.
**** i nomi dei gatti ****
T. S. Eliot ha scritto il meraviglioso Old Possum's Book of Practical Cats, tradotto come Il libro dei gatti tuttofare. Il testo completo è qui.
I primi versi sono dedicati ai nomi dei gatti, che sono tre:
The Naming of Cats is a difficult matter,
It isn't just one of your holiday games;
You may think at first I'm as mad as a hatter
When I tell you, a cat must have THREE DIFFERENT NAMES.
Il primo è quello che la famiglia usa di solito:
First of all, there's the name that the family use daily,
Such as Peter, Augustus, Alonzo or James,
Such as Victor or Jonathan, or George or Bill Bailey -
… Plato, Admetus, Electra, Demeter ...
Ma un gatto ha bisogno anche di un nome speciale, più dignitoso, che gli consenta di mantenere dritta la coda e di mostrare i baffoni:
But I tell you, a cat needs a name that's particular,
A name that's peculiar, and more dignified,
Else how can he keep up his tail perpendicular,
Or spread out his whiskers, or cherish his pride?
C’è ancora un nome, che solo il gatto conosce e che non vi dirà mai. Quando vedete il vostro gatto in profonda meditazione, ecco, sta pensando al suo nome segreto:
But above and beyond there's still one name left over,
And that is the name that you never will guess;
The name that no human research can discover -
But THE CAT HIMSELF KNOWS, and will never confess.
When you notice a cat in profound meditation,
The reason, I tell you, is always the same:
His mind is engaged in a rapt contemplation
Of the thought, of the thought, of the thought of his name:
His ineffable effable
Effanineffable
Deep and inscrutable singular Name.
I primi versi sono dedicati ai nomi dei gatti, che sono tre:
The Naming of Cats is a difficult matter,
It isn't just one of your holiday games;
You may think at first I'm as mad as a hatter
When I tell you, a cat must have THREE DIFFERENT NAMES.
Il primo è quello che la famiglia usa di solito:
First of all, there's the name that the family use daily,
Such as Peter, Augustus, Alonzo or James,
Such as Victor or Jonathan, or George or Bill Bailey -
… Plato, Admetus, Electra, Demeter ...
Ma un gatto ha bisogno anche di un nome speciale, più dignitoso, che gli consenta di mantenere dritta la coda e di mostrare i baffoni:
But I tell you, a cat needs a name that's particular,
A name that's peculiar, and more dignified,
Else how can he keep up his tail perpendicular,
Or spread out his whiskers, or cherish his pride?
C’è ancora un nome, che solo il gatto conosce e che non vi dirà mai. Quando vedete il vostro gatto in profonda meditazione, ecco, sta pensando al suo nome segreto:
But above and beyond there's still one name left over,
And that is the name that you never will guess;
The name that no human research can discover -
But THE CAT HIMSELF KNOWS, and will never confess.
When you notice a cat in profound meditation,
The reason, I tell you, is always the same:
His mind is engaged in a rapt contemplation
Of the thought, of the thought, of the thought of his name:
His ineffable effable
Effanineffable
Deep and inscrutable singular Name.
martedì 15 luglio 2008
**** altri gatti parlanti ****
Una quantità di gatti parlanti conversano in Kafka sulla spiaggia, di Murakami Haruki: Otsuka, Mimì, Goma…
Il vecchio Nakata, che ha il dono di capire il linguaggio felino, sapeva bene di non potersi aspettare una comunicazione perfetta con i gatti. Si trattava pur sempre di un dialogo tra due specie diverse, uomini e felini, ed era improbabile che ci si potesse capire a vicenda senza la minima difficoltà.
Ma non crediate che sia uguale con tutti i micioni!
Tra i vari tipi di gatto, per qualche inesplicabile ragione i marroni tigrati erano quelli con cui a Nakata capitava più frequentamente di non trovarsi sulla stessa lunghezza d'onda. Con i gatti neri di solito si intendeva bene. I siamesi poi erano quelli con cui comunicava meglio, ma purtroppo non capitava spesso, girando per la città, di imbattersi in siamesi randagi. I siamesi di solito venivano allevati in casa con molte premure. Invece, chissà perché, tra i randagi i tigrati erano i più numerosi.
La scheda di Kafka sulla spiaggia sul sito Einaudi
Il vecchio Nakata, che ha il dono di capire il linguaggio felino, sapeva bene di non potersi aspettare una comunicazione perfetta con i gatti. Si trattava pur sempre di un dialogo tra due specie diverse, uomini e felini, ed era improbabile che ci si potesse capire a vicenda senza la minima difficoltà.
Ma non crediate che sia uguale con tutti i micioni!
Tra i vari tipi di gatto, per qualche inesplicabile ragione i marroni tigrati erano quelli con cui a Nakata capitava più frequentamente di non trovarsi sulla stessa lunghezza d'onda. Con i gatti neri di solito si intendeva bene. I siamesi poi erano quelli con cui comunicava meglio, ma purtroppo non capitava spesso, girando per la città, di imbattersi in siamesi randagi. I siamesi di solito venivano allevati in casa con molte premure. Invece, chissà perché, tra i randagi i tigrati erano i più numerosi.
La scheda di Kafka sulla spiaggia sul sito Einaudi
**** sono una gattabbestia ****
La Storia è piena di gatti parlanti. Il più famoso è il Gatto con gli stivali, ma non l’unico. Il gatto Ippopotamo (o Begemot , Бегемот in russo) che ne Il Maestro e Margherita di Bulgakov accompagna il mago Woland non solo cammina ritto sulle zampe posteriori, ma parla! Di più! Biascica, strascica, stridula!
"Io, io," biascicava il gatto "lo darò io il segnale"
"Dàllo!" rispose nel buio Korov'ev.
"Ballo!" urlò stridula la voce del gatto, e Margherita diede un grido e chiuse gli occhi per qualche istante.
"Io, io," biascicava il gatto "lo darò io il segnale"
"Dàllo!" rispose nel buio Korov'ev.
"Ballo!" urlò stridula la voce del gatto, e Margherita diede un grido e chiuse gli occhi per qualche istante.
dal diario di Bon-Bon
Oggi la mamma è arrivata dal super con quattro borsoni pieni e da uno di essi arrivavano segnali inequivocabili: presenza di crocchette. Cartoccio verde metallizzato e gusto pesce azzurro, una meraviglia concentrata. La mamma se n’è andata di là un attimo e io avevo già sforacchiato il sacchetto. E’ tornata e mi ha beccato. Mi ha urlato di sparire e io ho infilato la gattaiola. Sono rientrato subito però. Ero attratto irresistibilmente da quel profumo, e poi la mamma si lascia sempre intenerire quando la guardo e le dico: Sono maaaaaaaagro… maaaaaagro…
Bon-Bon
Io sono Bon-Bon, un ladro di crocchette. Sono un gatto di montagna: arrivo dal Cornizzolo, una montagna del lecchese. Ho cinque anni e secondo il mio veterinario sono un Gatto Perfetto.
Io invece sono Bubino
Io invece sono Bubino. Non ho solo questo nome: come tutti i gatti, ne ho tanti. Per esempio, qualche volta mi chiamano Galdus. E’ il nome con cui sono famoso per aver vinto un premio al concorso IKEA. Ho due anni ma sono già il doppio della Potti.
Comincio io: sono la Potti
Io sono la Potti. Ho dieci anni e sono bianca e nera. Sul frigo, in cucina, ho una foto di Socks, il gatto di Bill e Hillary. Potete vedere questo gatto presidenziale qui.
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