Qualche riflessione tratta da http://www.paroladicane.it/abc-veterinario/7-benessere-del-cane/96-come-scegliere-una-crocchetta-di-qualita.html
Un gatto adulto dovrebbe mangiare sui 40 grammi di alimento umido per ogni chilo di peso.
Esempi:
- un gatto di 3 kg deve mangiare 3 x 40 = 120 grammi di cibo umido al giorno
- un gatto di 5 kg ne deve mangiare 5 x 40 = 200 grammi.
Per il cibo secco si deve dividere questo quantitativo per tre, 200:3=70 grammi circa (sempre per il gatto di 5 kg), perché l’alimento secco, essendo disidratato, è più concentrato. Questa dose giornaliera 70 grammi di crocchette vista in una ciotola sembra una miseria. Il proprietario si allarma e aumenta la dose. Ma se diamo al gatto il doppio, è come se gli stessimo dando 400 grammi di cibo umido, quasi mezzo chilo!
Di cos'è fatta una crocchetta?
Gli ingredienti, come in ogni etichetta, devono essere riportati sull'etichetta in ordine decrescente di peso.
Una crocchetta media è composta da cereali, farine di mais e frumento, minerali e vitamine aggiunte; le carni occupano solo il 20%-30% della composizione (quando va bene, vedi post precedente).
I cereali non sono indispensabili. Se ci sono farine di carne, vuol dire che la materia prima è ottenuta (legge 281 del 15-02-1963) dal riscaldamento, dall'essiccamento e dalla macinazione della totalità o di parti di carcasse di animali terrestri a sangue caldo. Il valore nutritivo dipenderà allora dalla qualità delle proteine da cui il riciclaggio è stato ottenuto (petto di pollo, grasso, ossa non sono esattamente la stessa cosa).
Il glutine di mais/frumento o le farine di mais e frumento rappresentano una sorgente economica di proteine vegetali. La polpa di barbabietola previene la diarrea.
I grassi/proteine idrolizzati sono proteine pre digerite.
I fruttoligosaccaridi (FOS) aumenterebbero la capacità dei batteri probiotici di promuovere la salute del nostro intestino.
Perché in alcuni prodotto si aggiunge la taurina?
Nel cibo in scatola o nelle crocchette si legge anche “taurina”. Perché viene aggiunta, se c’è già, la carne?
Perché è uno di quegli amminoacidi molto sensibili alle alte temperature. Anche a livello casalingo, se si cuoce troppo la carne il livello di taurina cala in maniera abbastanza notevole. Per prevenire una mancanza si potrebbe integrare con circa 1000 mg (1 grammo) di taurina per chilo.
Nuove diete per i nostri amici
Tra i i veterinari intervistati da Report, David Bettio consiglia di iniziare con i durelli di pollo, per poi passare alla frattaglia d’eccellenza che è la trippa verde, che è un probiotico, verdure crude, foglia verde.
Debora Guidi - medico veterinario nutrizionista è tra i pochi veterinari italiani specializzati in nutrizione. Così come il professor Biagi (docente di nutrizione all'Università Bologna) è tra i pochi docenti a organizzare un corso universitario che insegni la formulazione di diete casalinghe.
Si possono alimentare i gatti con una dieta casalinga a crudo, bilanciata e senza
cereali?
La mia veterinaria dice di prendere la carne cruda, farne porzioni e surgelarla. Si lascia almeno 15 giorni nel congelatore prima di somministrala, scongelandola volta per volta. Anche qui, se vogliamo essere rigorosi, dovremmo fare delle scelte opportune.
Un interessante contributo è su http://www.mondo-barf.it/ dove BARF sta per biologically appropriate raw food o bones and raw food, vale a dire cibo crudo biologicamente appropriato o cibo ed ossa a crudo.
Altre letture interessanti sono su http://feline-nutrition.org/nutrition.
La prossima volta vi racconto come mi sto regolando con i miei gatti. Perché quello che ha scritto kilara nel suo commento al post precedente è vero: non è facile cambiare abitudini!
domenica 17 gennaio 2016
lunedì 11 gennaio 2016
Cibo per gatti 1: inchieste e riflessioni
Una crocchetta media è composta da cereali, farine di mais e frumento, minerali e vitamine aggiunte. Le carni occupano solo il 20%-30% della composizione, quando va bene. A volte sono presenti conservanti e coloranti, e sono dichiarate le ceneri grezze (il cui valore si ottiene bruciando un campione di prodotto sotto determinate condizioni, ottenendo un residuo inorganico; alcuni affermano che un’alta percentuale di ceneri corrisponderebbe a un maggiore utilizzo di sottoprodotti della macellazione).
Poi abbiamo, accanto al secco, ecco il cibo umido, più costoso. Secondo una recente inchiesta di Altroconsumo, alimentare il nostro gatto unicamente con il cibo umido costa sei volte di più.
La trasmissione Report, in un’altra recente inchiesta, ha rivelato che solo per gli snack per cani e gatti vengono spesi 128 milioni di euro, una piccola parte del miliardo e ottocento milioni di euro spesi dai 14 milioni di proprietari di animali da compagnia.
Sabrina Giannini ha contattato molte aziende produttrici, in Italia, Europa e USA. Tutte hanno rifiutato di mostrare sia gli stabilimenti sia i loro fornitori di scarti di macellazione e farine di carne.
Ma cosa compriamo acquistando una scatoletta di cibo per animali?
Un esempio: il vitello gourmet della Nestlé Purina al vitello costa 8,63 euro al chilo; nella scatoletta ci sono soprattutto carni, acqua e cereali non meglio definiti e soltanto il 4% di vitello. In macelleria un chilo di carne di vitello costa 14 euro. Un kilo, non il 4%. L’inchiesta fornisce altri dati.
Io sono andata a vedere sul sito di zooplus. Ciascuno può farsi un’idea della composizione analitica (poi c’è dell’altro da valutare, ma lo vediamo poi) della marca che acquista di solito.
Per esempio, cibo umido per gatti Gourmet Perle in pacco da 48 x 85g (il costo è quindi da riferirsi all’acquisto del pacco da 48 bustine, buste da 85 g)
Filettini con vitello e verdura: costo 5,63 €/kg
Componenti analitici: Proteine grezze 14.0% Grassi grezzi 2.5% Fibre grezze 0.5% Ceneri gregge 2.2% Umidità 79.0%
Tutte le scatolette Purina sono qui: http://www.zooplus.it/shop/gatti/cibo_gatti_scatolette/purina_one
Un altro prodotto con pollo visto nell’inchiesta costa 14,15 euro al chilo. Ma c’è soltanto il 4% di pollo. Il resto è una miscela di derivati, anche vegetali. Se si comprano i ritagli al banco della macelleria si spende un decimo, sono freschi e visibili, dice Sabrina Giannini.
La legge sull’etichettatura consente ai produttori di scrivere “con pollo o salmone” purché contengano almeno il 4% di quella carne enfatizzata sulla confezione. Quale altra carne contenga non sono obbligati a specificarlo, se sia fresca, essiccata o congelata; se proviene dall’Italia o dalla Cina. In molti casi sono frattaglie o sottoprodotti della macellazione scartati, altri non idonei per l’uomo. Interiora, teste, zampe, tendini, piume, pelli, corna e farina di carne.
Cos’altro c’è?
Si legge per esempio: alimento addizionato con vitamina A, vitamina D, ferro, iodio, rame, manganese, zinco, selenio. Come mai ci sono tutti questi additivi? Secondo un veterinario intervistato, il processo industriale altera le proteine e le vitamine, che bisogna aggiungere poi. Perché c’è il mais? Questi cereali arricchiti di proteine vegetali e animali potrebbero essere forse un buon alimento per le galline, ma non per un gatto. Perché nei prodotti per gatti viene aggiunta la taurina, se c’è già la carne? Perché è uno di quegli amminoacidi molto sensibili alle alte temperature.
Anche a livello casalingo, se si cuoce troppo la carne il livello di taurina cala.
Allora mi chiedo: possiamo decidere di cambiare l’alimentazione del nostro gatto? Comprare dal macellaio scarti a basso costo e preparali in modo corretto ? Ho fatto qualche ricerca e vi farò sapere.
Poi abbiamo, accanto al secco, ecco il cibo umido, più costoso. Secondo una recente inchiesta di Altroconsumo, alimentare il nostro gatto unicamente con il cibo umido costa sei volte di più.
La trasmissione Report, in un’altra recente inchiesta, ha rivelato che solo per gli snack per cani e gatti vengono spesi 128 milioni di euro, una piccola parte del miliardo e ottocento milioni di euro spesi dai 14 milioni di proprietari di animali da compagnia.
Sabrina Giannini ha contattato molte aziende produttrici, in Italia, Europa e USA. Tutte hanno rifiutato di mostrare sia gli stabilimenti sia i loro fornitori di scarti di macellazione e farine di carne.
Ma cosa compriamo acquistando una scatoletta di cibo per animali?
Un esempio: il vitello gourmet della Nestlé Purina al vitello costa 8,63 euro al chilo; nella scatoletta ci sono soprattutto carni, acqua e cereali non meglio definiti e soltanto il 4% di vitello. In macelleria un chilo di carne di vitello costa 14 euro. Un kilo, non il 4%. L’inchiesta fornisce altri dati.
Io sono andata a vedere sul sito di zooplus. Ciascuno può farsi un’idea della composizione analitica (poi c’è dell’altro da valutare, ma lo vediamo poi) della marca che acquista di solito.
Per esempio, cibo umido per gatti Gourmet Perle in pacco da 48 x 85g (il costo è quindi da riferirsi all’acquisto del pacco da 48 bustine, buste da 85 g)
Filettini con vitello e verdura: costo 5,63 €/kg
Componenti analitici: Proteine grezze 14.0% Grassi grezzi 2.5% Fibre grezze 0.5% Ceneri gregge 2.2% Umidità 79.0%
Tutte le scatolette Purina sono qui: http://www.zooplus.it/shop/gatti/cibo_gatti_scatolette/purina_one
Un altro prodotto con pollo visto nell’inchiesta costa 14,15 euro al chilo. Ma c’è soltanto il 4% di pollo. Il resto è una miscela di derivati, anche vegetali. Se si comprano i ritagli al banco della macelleria si spende un decimo, sono freschi e visibili, dice Sabrina Giannini.
La legge sull’etichettatura consente ai produttori di scrivere “con pollo o salmone” purché contengano almeno il 4% di quella carne enfatizzata sulla confezione. Quale altra carne contenga non sono obbligati a specificarlo, se sia fresca, essiccata o congelata; se proviene dall’Italia o dalla Cina. In molti casi sono frattaglie o sottoprodotti della macellazione scartati, altri non idonei per l’uomo. Interiora, teste, zampe, tendini, piume, pelli, corna e farina di carne.
Cos’altro c’è?
Si legge per esempio: alimento addizionato con vitamina A, vitamina D, ferro, iodio, rame, manganese, zinco, selenio. Come mai ci sono tutti questi additivi? Secondo un veterinario intervistato, il processo industriale altera le proteine e le vitamine, che bisogna aggiungere poi. Perché c’è il mais? Questi cereali arricchiti di proteine vegetali e animali potrebbero essere forse un buon alimento per le galline, ma non per un gatto. Perché nei prodotti per gatti viene aggiunta la taurina, se c’è già la carne? Perché è uno di quegli amminoacidi molto sensibili alle alte temperature.
Anche a livello casalingo, se si cuoce troppo la carne il livello di taurina cala.
Allora mi chiedo: possiamo decidere di cambiare l’alimentazione del nostro gatto? Comprare dal macellaio scarti a basso costo e preparali in modo corretto ? Ho fatto qualche ricerca e vi farò sapere.
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