Il complesso archeologico noto come "area sacra" situato al centro della piazza venne scoperto negli Anni Venti nel corso di lavori edilizi ed è caratterizzato da più strati sovrapposti di età repubblicana media e tarda.
Infatti on solo i fantasmi della Roma repubblicana si aggirano tra le pietre antiche, ma anche, da tempo immemorabile, i gatti della colonia felina di Torre Argentina, la seconda più grande di Roma dopo quella del Verano.
L'Associazione Culturale Colonia Felina di Torre Argentina nasce nel 1993 ad opera di Lia Dequel e Silvia Viviani, allo scopo di fornire cibo, cure mediche e sterilizzazioni alle centinaia di gatti e gattini abbandonati nell’area.
L'Associazione costruì un centro-laboratorio veterinario sulla cella del tempio D, sopra cento metri quadrati di superficie storica. La parte della costruzione sotto Via Florida è pavimentata con piastrelle bianche, quella scoperta con piastrelle da giardino e presenta inferriate imperniate sulle mura storiche. Naturalmente è abusiva. Sicuramente sono veri i riscontri dell'ASL per cui la struttura non risulta abitabile, perché non rispetta l'altezza minima e per la presenza di infiltrazioni d'acqua.
Tuttavia sono solo 100 metri quadri in un'Italia di abusi e devastazioni impunite del paesaggio ben più vergognosi. Piuttosto che l'accanimento contro gatti e gattari, vedrei bene una soluzione che mantenga sull'area il Centro, concordando il piano di intervento con l'Associazione, la cui opera è davvero imperdibile. Se da un lato si dichiara che i gatti in Soprintendenza sono venerati quasi come i monumenti antichi, ma sono gli abusi edilizi ai danni del patrimonio che danno fastidio, e dall'altro si richiede lo sgombero, qualcosa non quadra. Una colonia così importante ha bisogno di uno spazio per i volontari e le cure veterinarie. Togliere un po' di spazio ai parcheggi lungo il perimetro dell'area e spostare lì la struttura? O i commercianti, oltre che del pessimo odore che sale dall'area archeologica a ridosso di Via Florida si lamenterebbero anche di questo?
Ci sarà bene un modo.
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