Non è vero, come dice
repubblica che
Lola è la prima gattina nella storia dell'immigrazione dall'Africa alle coste italiane a raggiungere Lampedusa.
Avevamo già raccontato due storie di gatti arrivati con i barconi. Una è del gennaio 2014, quando a bordo della San Marco furono imbarcate
una bambina con la sua micia. L'altra è dell'agosto dello stesso anno. Insieme a centinaia di migranti siriani, palestinesi ed egiziani arrivati a Pozzallo, nel ragusano, c'era
una ragazza siriana con il suo micio.
Non ho saputo nulla di come erano andate a finire le cose, perché in entrambi i casi padrone e gatti erano stati separati.
Lola ha fatto la traversata con la sua padrona Sama, 24 anni. Erano partite dal Sudan, e si sono imbarcate dalla Libia. Soccorse con altre 200 persone dal pattugliatore britannico "Protection", ieri sono arrivate a Lampedusa. Ma per motivi sanitari, alla micia, che aveva superato settimane di terribili privazioni, sempre nascosta e protetta da Sama, è stato negato il permesso di sbarco. Sono intervenuti il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini, il medico dell'Isola, Pietro Bartolo e altri operatori umanitari che hanno stabilito che Lola fosse messa in quarantena presso l'associazione animalista
Nova Dog.
Sama è stata trasferita al centro d'accoglienza.
E adesso cosa accadrà? Lola, rassicura il sindaco Giusy Nicolini, non appena saranno conclusi i controlli veterinari, sarà riconsegnata alla sua padroncina ovunque si troverà. "E' un impegno che abbiamo preso con Sama - afferma Giusy Nicolini - e lo manterremo".
Qui il video di repubblica:
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/lampedusa-sbarco-insieme-al-gatto-la-fuga-di-soma-e-lola-dal-sudan/203658/202735