venerdì 18 giugno 2010

LA DEPORTAZIONE DI 400 CANI RANDAGI

Ricevo dall'ENPA:

SINGOLARE PROTESTA DEL PRESIDENTE DELL'ENPA NAZIONALE CONTRO LA DEPORTAZIONE DI 400 CANI RANDAGI

E’' iniziato il 15 giugno lo sciopero della fame del presidente nazionale dell'’ENPA, CARLA ROCCHI, contro la deportazione in Calabria dei 400 cani di Potenza. Si tratta di animali attualmente ospitati da anni in due strutture di Potenza. Lo scorso 13 giugno anche il TG1 ha mandato in onda nell’edizione delle 13,30 un servizio sull’argomento, parlando della battaglia in cui l'’Ente Nazionale Protezione Animali è impegnato da un anno e mezzo, anche con una denuncia alla Procura della Repubblica di Potenza.

Nei giorni scorsi anche MARISA LAURITO, straordinaria testimonial ENPA, ha invitato tutti a scrivere ai vertici della Regione Basilicata ed al Presidente del Consiglio. “Si prevede per questi cani anziani, accusati di costare troppo, una retta di solo 1,60 euro al giorno: neppure due tazzine di caffè!”, dichiara nel video sul portale www.ilrespiro.eu la Laurito, sottolineando la gara al massimo ribasso con cui i cani sono stati “appaltati”, rivolgendosi in primo luogo al popolo di Internet.

Nel denunciare la politica di "scarica barile" dei randagi voluta dalla Regione Basilicata, con lo sradicamento dei 400 cani verso una struttura della Calabria, la Laurito mette il dito sulle inadempienze, sulla violazione e sull’indifferenza degli amministratori locali nei confronti della legge nazionale di tutela degli animali di affezione e di prevenzione del randagismo, legge n. 281 del 1991, per la cui l’'applicazione l’ENPA si batte da tanto tempo.

Intanto, alla singolare protesta di Carla Rocchi, sono arrivate numerose adesioni del mondo animalista e ambientalista, e della società civile al digiuno a staffetta iniziato dal presidente dell’ENPA. Già a poche ore dall'’apertura della casella mail canibasilicata@enpa.org sono arrivate numerose manifestazioni di solidarietà e affiancamento al digiuno del presidente dell’ENPA, segnalazioni inoltrate anche tramite le pagine Facebook della Protezione Animali. Particolare significato assumono l’'adesione e il sostegno di importanti associazioni animaliste e non, quali “Chiliamicisegua”, “Gaia Animali Ambiente”, “Save the Dogs”, “Donneinrete”, “Npsitalia”, parimenti preoccupate per la sorte dei 400 cani. Solidarietà e sostegno sono stati espressi anche dalla LAV attraverso il suo Presidente, Gianluca Felicetti.

La gratitudine dell’ENPA va anche all'’europarlamentare Luigi De Magistris che, dalle pagine del suo sito web ha espresso pieno sostegno alla battaglia della Protezione Animali; ma va anche ai senatori Donatella Poretti e Roberto Della Seta che tanto si sono spesi dalle aule parlamentari per la difesa dei 400 cani di Potenza. Per aderire all’iniziativa e partecipare al digiuno è sufficiente comunicare la propria adesione personale all'’indirizzo di posta elettronica canibasilicata@enpa.org indicando nome, cognome, città e precisando i giorni di digiuno. Nella mail, inoltre, è possibile specificare se si desidera rendere pubblica sul sito web e sul gruppo Facebook di ENPA la propria partecipazione al digiuno.

Non sospenderò la mia protesta fino a quando la Regione non bloccherà il trasferimento degli animali”, ha dichiarato Carla Rocchi. “Sono giunta a questa decisione perché gli amministratori locali - in primo luogo il presidente della Regione - che sono prossimi a riunirsi per affrontare e, ci auguriamo, risolvere il problema, possano valutare con quanto impegno l’ENPA e un numero crescente di associazioni animaliste e non, tutte attente ai temi sociali e civili, seguono la sorte dei 400 cani”.

Per sostenere l’iniziativa della Presidente Nazionale dell’ENPA, è possibile partecipare al digiuno comunicando la propria adesione all’indirizzo di posta elettronica sopra. All’indirizzo canibasilicata@enpa.org si deve comunicare l’adesione personale con nome, cognome e città precisando i giorni di digiuno e specificando inoltre l’assenso a rendere pubblica, sul sito web di ENPA e sul gruppo Facebook di ENPA, l’adesione individuale.

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