La notizia è stata riportata da numerosi quotidiani.
Leggiamola dal sito della provincia pavese:
Il gatto Michele, bellissimo micione di cinque anni, un europeo dal pelo rosso, adottato da una famiglia che vive nella zona di Gambolò, è stato nominato nell'eredità di un anziano imprenditore che viveva a Milano nella zona di Porta Venezia. L'uomo proprietario di case tra Milano, Roma, Porto Recanati e la Liguria, alla sua morte ha lasciato al gatto preferito un attico in via Nazionale nella capitale. Tutto è cominciato circa due mesi fa.
Prima di morire l'uomo aveva voluto essere sicuro che il gatto non soffrisse dopo la sua dipartita. Così attraverso l'Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) il micione rosso è finito in buone mani, accolto in Lomellina e adottato da una famiglia che vive nella zona di Gambolò.
Quando successivamente è stato aperto il testamento, una delle figlie dell'imprenditore ha iniziato a tempestare di telefonate il centralino dell'Aidaa. La signora voleva sapere che fine avesse fatto Michele, pregando di non informare della situazione altri eredi se eventualmente avessero chiamato. Saputo della destinazione del gatto, la donna - che ora vive nell'abitazione del padre a Milano - si è fatta insistente: voleva sapere l'indirizzo dei nuovi padroni. Perché evidentemene voleva mettere le mani sull'appartamento di via Nazionale a Roma. Della situazione sono venuti comunque a conoscenza anche gli altri eredi. E quando la famiglia gambolese si è vista assediata si è necessariamente arrivati a un patto.
Michele continuerà a vivere a Gambolò e avrà diritto a un lascito di 250mila euro che alla sua morte finirà diviso equamente in venti gattili di altrettante regioni italiane. Gli eredi, nel frattempo nominati legittimi proprietari del micio, potranno invece andare avanti a scontrarsi per il resto dell'eredità milionaria.
(15 agosto 2010)
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