Un articolo che parla di animali e volontari, della disinteressata dedizione agli animali meno fortunati.
E si parla anche del Progetto Quasi (ricordate Fabiana e la sua storia?):
Fabiana Rosa è terapista di riabilitazione neurocognitiva in età evolutiva. Le piacciono i cani, per la verità ha la passione per il bouledogue francese: ne ha comprato uno e ha persino dedicato un sito alla razza. Lì, un giorno, legge l'appello di un ragazzo. Disabile, ha riscattato un cucciolo di 6 mesi, idrocefalo gravissimo. Lo vendevano su internet come bouledogue strabico, in realtà conta appena sul 15% del cervello, cammina con la testa storta, ma il canaro ha voluto ugualmente i soldi: "Altrimenti lo lascio morire e me lo ripagano". Mongo è salvo, però il ragazzo ha il cancro, deve curarsi e non può più occuparsene. Fabiana e il suo compagno lo accolgono, e cambiano prospettiva. Aprono una pagina facebook. Quello stesso Mongo che capisce solo tre cose, il suo nome, "vieni" e "vai a cuccia", e adora il suocero di Fabiana, diventa una star. Parte una raccolta fondi, perché dopo di lui arriva Quasi, raccolta a Napoli: assomiglia a un cinghiale in virtù di una sindrome genetica detta "della spina corta". Alcuni interventi le danno la possibilità di sopravvivere felicemente, dunque Fabiana capisce che si può proseguire. Crea il Progetto Quasi attraverso cui sottrae animali malridotti da strutture indegne, procura loro adeguate cure, interventi chirurgici, e trova adozioni d'eccellenza. In due anni e mezzo ne ha già salvati e sistemati 80, tripodi, ciechi, con danni cerebrali: al più in forma avevano sparato nei testicoli. Quanto al primo adottante di Mongo, ha superato la malattia, si è sposato ed è rimasto in contatto con il bouledogue disabile più famoso del mondo. Si lotta, si perde, si vince: e quando si vince, vale di più.
(da Repubblica)
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