Lo scorso 8 febbraio, presso il tribunale militare di Roma, il procuratore Marco De Paolis aveva chiesto e ottenuto l’assoluzione di Barbara Balanzoni "perché il fatto non sussiste". Era così caduta l’accusa di disobbedienza aggravata e continuata.
La dottoressa, tenente medico riservista dell’esercito, era finita alla sbarra per avere salvato una gatta che stava morendo di parto il 10 maggio del 2012, durante una missione in Kosovo, contravvenendo a una disposizione riguardante il divieto di avvicinare animali randagi.
Il magistrato aveva rilevato che Barbara "non ha compiuto il reato di disobbedienza" non avendo disatteso un ordine impartito direttamente a lei, ma una prescrizione di carattere generale. Fatto che si configura solo come "infrazione disciplinare".
Dopo altre udienze, finalmente un mese fa Barbara Balanzoni è stata assolta dalle altre imputazioni a suo carico: diffamazione e ingiurie a inferiore.
foto di www.animalisti.it |
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