Nei cimiteri di Milano sarà possibile riposare per sempre con accanto le ceneri del proprio animale domestico.
Visto che non sono stare riscontrate, nelle normative vigenti in materia, prescrizioni che impediscano la collocazione delle ceneri di animali d'affezione nella immediate vicinanze della sepoltura del padrone defunto - spiega Rosaria Iardino (Pd), presidente della commissone consiliare Benessere, - questa pratica è ora possibile anche a Milano.
Questa pratica è ora possibile anche a Milano, così come è in atto da tempo in altre metropoli di assoluta rilevanza, come New York, o come è possibile fare tradizionalmente in Gran Bretagna.
Non sarà però possibile collocare le ceneri del proprio pet all'interno dello spazio per il feretro. In caso di tomba su campo, il contenitore delle ceneri dell'animale potrà essere fissato al terreno sottostante, con accorgimenti che ne impediscano l'asportazione accidentale. Per le cellette ossario e il colombaro l'urna potrà essere fissata alla lapide di copertura.
Ho collaborato attivamente a che questa pratica diventasse possibile anche nei nostri cimiteri – continua Iardino – perché è risaputo l’affetto che lega un ‘padrone’ al proprio animale d’affezione, e questa unione è giusto che possa non interrompersi mai. Si dovevano però verificare alcune ‘emergenze’ di natura tecnico-sanitaria, espletate le quali è ora possibile attuare questo cammino di civiltà anche dalle nostre parti.
I recipienti contenenti le ceneri degli animali d’affezione devono essere metallici o in materiale lapideo, completamente chiusi con coperchio inamovibile, privi di bordi taglienti e avere dimensioni massime pari a quelle dei vasi portafiori collocati sulle lastre di colombaro e di celletta, secondo la loro destinazione, ovvero armonizzarsi con il monumento nel caso di tombe decennali o di famiglia.
Ciò che è importante – dice ancora Iardino– è offrire a chi considera il proprio animale di compagnia come un componente fondamentale del proprio nucleo famigliare, la possibilità di averlo un giorno al proprio fianco e per sempre. Lo si fa per una questione di civiltà e non solo per ‘buon cuore’ .
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