Un augurio per un 2014 di bellezza, con la misteriosa Frida e i suoi gatti:
martedì 31 dicembre 2013
venerdì 27 dicembre 2013
Il caso Barbara Balanzoni
10 maggio 2012.
Agata è la gatta della base italiana in Kosovo. Miagola disperata perché non riesce a partorire i suoi cuccioli. L’ufficiale medico Barbara Balanzoni la salva. Il medico riservista - trentanove anni, bolognese - è indagata per quel gesto pietoso e il 7 febbraio 2014 sarà processata dal Tribunale militare di Roma.
Il ministero della Difesa precisa che le imputazioni contestate riguardano i reati di “diffamazione e ingiuria aggravata e continuata” nei confronti di inferiori gerarchici, e che non risultano altri addebiti contestati alla militare, di qualsivoglia natura.
Barbara aveva disobbedito al divieto del comandante della Base, di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi. La dottoressa era stata graffiata dalla gatta, e si sarebbe fatta accompagnare all’ospedale di Prizren per il vaccino antirabbico.
La Balanzoni, dopo il Kosovo, è tornata al suo lavoro di anestesista rianimatore all’ospedale di Massa Carrara. Ha dichiarato: "Sto vivendo un incubo. Spero che la giustizia faccia presto il suo corso e che vengano presi gli opportuni provvedimenti contro chi mi ha reso impossibile la vita alla Base portandomi alla sbarra".
Secondo il magistrato la dottoressa"ha offeso il prestigio, l’onore e la dignità di un maresciallo proferendo le seguenti parole: Com’è possibile che l’esercito mandi all’estero un mentecatto e truffatore come lui?”. Secondo la Balanzoni, invece, i militari maschi non erano abituati a prendere ordini da un ufficiale donna che non andava alle loro cene, dove peraltro scorrevano fiumi di alcol. "Non partecipavo per il fatto che non avevo molto da dire e preferivo starmene nella mia cameretta a studiare (per prendere una seconda laurea in Giurisprudenza, ndr). Ho fatto il Kosovo con il codice penale sulla sedia". Le argomentazioni sono state raccolte in una memoria difensiva e sostenute anche dall’ENPA che ha promosso una petizione firmata da 10mila persone in poco più di 24 ore.
La senatrice Silvana Amati ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa, Mario Mauro: "Si chiede di sapere se il Ministro della Difesa non ritenga piuttosto di sostenere l'operato della dottoressa Balanzoni anche in osservanza all'adesione dell'Italia e quindi del Governo al Trattato di Lisbona che all'articolo 13 definisce gli animali come esseri senzienti e riconoscendo altresì il valore dell'operato svolto dalla Balanzoni che ha contribuito a dare rilievo all’azione e all'immagine dell’Esercito Italiano quale ambasciatore di pace nelle missioni internazionali".
Al Ministro Mauro si è rivolta anche la presidente dell'ENPA Carla Rocchi con una lettera aperta chiedendo un suo personale intervento. "E' inconcepibile che un'azione così alta e nobile e di così elevato valore etico possa essere oggetto di punizione" ha dichiarato la Rocchi.
E' stato anche sottolineato che la dottoressa Balanzoni nel 2012 aveva messo in contatto l'Esercito italiano e l'ENPA facendo sì che fossero portati in Italia undici cani dal Kosovo e due dall’Afghanistan.
L'ENPA ha inoltre promosso sulla piattaforma Firmiamo.it una petizione online con cui si sollecita un intervento a favore della dottoressa e che può essere firmata a questo indirizzo: http://firmiamo.it/sig--ministro-salvi-il-medico-amico-degli-animali.
Seguiremo la vicenda di Barbara, che il 23 dicembreha scritto sull'Huffington Post:
Ancora grazie, come si può immaginare è stata una giornata molto intensa. Ho cercato di ringraziare tutti personalmente ma non ce l'ho fatta. Io spero che questa vicenda venga affrontata con la serietà che merita e che si voglia arrivare a capire ogni suo aspetto . rinnovo un particolare grazie ai militari che mi hanno dato sostegno, so quanto faccia soffrire leggere una storia dai contorni così paradossali perché permette facili generalizzazioni. sarà mia cura in ogni sede a cominciare da questa specificare che non si sta parlando dell'EI ma di singole persone e singole vicende accadute in una singola missione. Da Ufficiale di complemento mi sento parte di un mondo, quello militare, e mai me ne sono sentita parte come da quando è iniziata questa vicenda processuale. E anche se non so che accadrà sentirò sempre di farne parte perché mi ha dato tanto. Anche dolore si, anche umiliazione, ma anche altro che è buono e che vale. Mi porto dentro un mare di belle emozioni e ricordi, pur in una missione che mi è stata difficile. come nel mondo civile anche quello militare è fatto di persone. Mi fa molto soffrire pensare che una Istituzione che vale stia per forza di cose subendo un danno causato dal comportamento di pochi suoi elementi. NON VOGLIO QUESTO. buonanotte e un abbraccio
Agata è la gatta della base italiana in Kosovo. Miagola disperata perché non riesce a partorire i suoi cuccioli. L’ufficiale medico Barbara Balanzoni la salva. Il medico riservista - trentanove anni, bolognese - è indagata per quel gesto pietoso e il 7 febbraio 2014 sarà processata dal Tribunale militare di Roma.
Il ministero della Difesa precisa che le imputazioni contestate riguardano i reati di “diffamazione e ingiuria aggravata e continuata” nei confronti di inferiori gerarchici, e che non risultano altri addebiti contestati alla militare, di qualsivoglia natura.
Barbara aveva disobbedito al divieto del comandante della Base, di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi. La dottoressa era stata graffiata dalla gatta, e si sarebbe fatta accompagnare all’ospedale di Prizren per il vaccino antirabbico.
Foto Huffington Post |
Secondo il magistrato la dottoressa"ha offeso il prestigio, l’onore e la dignità di un maresciallo proferendo le seguenti parole: Com’è possibile che l’esercito mandi all’estero un mentecatto e truffatore come lui?”. Secondo la Balanzoni, invece, i militari maschi non erano abituati a prendere ordini da un ufficiale donna che non andava alle loro cene, dove peraltro scorrevano fiumi di alcol. "Non partecipavo per il fatto che non avevo molto da dire e preferivo starmene nella mia cameretta a studiare (per prendere una seconda laurea in Giurisprudenza, ndr). Ho fatto il Kosovo con il codice penale sulla sedia". Le argomentazioni sono state raccolte in una memoria difensiva e sostenute anche dall’ENPA che ha promosso una petizione firmata da 10mila persone in poco più di 24 ore.
La senatrice Silvana Amati ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa, Mario Mauro: "Si chiede di sapere se il Ministro della Difesa non ritenga piuttosto di sostenere l'operato della dottoressa Balanzoni anche in osservanza all'adesione dell'Italia e quindi del Governo al Trattato di Lisbona che all'articolo 13 definisce gli animali come esseri senzienti e riconoscendo altresì il valore dell'operato svolto dalla Balanzoni che ha contribuito a dare rilievo all’azione e all'immagine dell’Esercito Italiano quale ambasciatore di pace nelle missioni internazionali".
Al Ministro Mauro si è rivolta anche la presidente dell'ENPA Carla Rocchi con una lettera aperta chiedendo un suo personale intervento. "E' inconcepibile che un'azione così alta e nobile e di così elevato valore etico possa essere oggetto di punizione" ha dichiarato la Rocchi.
E' stato anche sottolineato che la dottoressa Balanzoni nel 2012 aveva messo in contatto l'Esercito italiano e l'ENPA facendo sì che fossero portati in Italia undici cani dal Kosovo e due dall’Afghanistan.
L'ENPA ha inoltre promosso sulla piattaforma Firmiamo.it una petizione online con cui si sollecita un intervento a favore della dottoressa e che può essere firmata a questo indirizzo: http://firmiamo.it/sig--ministro-salvi-il-medico-amico-degli-animali.
Seguiremo la vicenda di Barbara, che il 23 dicembreha scritto sull'Huffington Post:
Ancora grazie, come si può immaginare è stata una giornata molto intensa. Ho cercato di ringraziare tutti personalmente ma non ce l'ho fatta. Io spero che questa vicenda venga affrontata con la serietà che merita e che si voglia arrivare a capire ogni suo aspetto . rinnovo un particolare grazie ai militari che mi hanno dato sostegno, so quanto faccia soffrire leggere una storia dai contorni così paradossali perché permette facili generalizzazioni. sarà mia cura in ogni sede a cominciare da questa specificare che non si sta parlando dell'EI ma di singole persone e singole vicende accadute in una singola missione. Da Ufficiale di complemento mi sento parte di un mondo, quello militare, e mai me ne sono sentita parte come da quando è iniziata questa vicenda processuale. E anche se non so che accadrà sentirò sempre di farne parte perché mi ha dato tanto. Anche dolore si, anche umiliazione, ma anche altro che è buono e che vale. Mi porto dentro un mare di belle emozioni e ricordi, pur in una missione che mi è stata difficile. come nel mondo civile anche quello militare è fatto di persone. Mi fa molto soffrire pensare che una Istituzione che vale stia per forza di cose subendo un danno causato dal comportamento di pochi suoi elementi. NON VOGLIO QUESTO. buonanotte e un abbraccio
venerdì 20 dicembre 2013
La solita storia
Il mio amico Filippo ha messo su facebook una foto del suo albero di Natale, completo di gatto. Perché lo sappiamo, per i gatti un albero di Natale è irresistibile. Io da anni lo tengo fuori dalla porta d'ingresso (l'albero, non il gatto): altrimenti sarebbero assalti, tonfi, distruzione e devastazione finale garantita.
mercoledì 18 dicembre 2013
Trovi una tigre e cosa fai?
Forse chiami il veterinario per un consiglio, o le guardie zoofile l'ENPA perché allerti gli organi competenti? No. Nelle campagne di Mugnano (Napoli) trovano un cucciolotto e se lo tengono. Secondo quanto raccontato dal proprietario del casolare presso cui gli agenti del commissariato di Scampia hanno rinvenuto il cucciolo, il tigrotto è stato trovato vicino all'azienda agricola e custodito in attesa di un acquirente. Se non lo avessero trovato? Lo avrebbero liberato a Scampia? Ne avrebbero fatto un tappeto? E soprattutto mi chiedo: da dove viene il cucciolo?
Il felino sarà messo in sicurezza dal personale e dai veterinari dell'Asl e accudito in una struttura specializzata. Le foto e gli occhi malinconico del piccolo parlano da sole.
(foto di Stefano Renna)
Il felino sarà messo in sicurezza dal personale e dai veterinari dell'Asl e accudito in una struttura specializzata. Le foto e gli occhi malinconico del piccolo parlano da sole.
venerdì 6 dicembre 2013
Amici
Norvegia. Tinni il cane e Snusen la volpe, sono amici. Torgeir Berge, il padrone del cane, li ha fotografati: giocano, litigano, dormono insieme. Foto bellissime, un'amicizia che è diventata un libro.
Tutte le foto.
lunedì 2 dicembre 2013
La voce del padrone
Uno studio di Atsuko Saito e Kazutaka Shinozuka, pubblicato sull’Animal Cognition Journal, ha scoperto che i nostri felini domestici individuano senza alcun problema la voce del padrone, ma scelgono di ignorarlo.
I due giapponesi hanno studiato 20 gatti domestici indagando se essi potevano riconoscere i loro proprietari. Mentre il padrone era fuori dalla vista del gatto, hanno riprodotto tre diverse voci di estranei in serie, seguita dalla voce del proprietario e registrato le reazioni del gatto alle voci, classificandoli in sei categorie comportamentali .
Quando si sentivano chiamati i gatti si predisponevano in quello che gli scienziati hanno definito "comportamento orientato", muovendo cioè le teste e le orecchie per individuare la fonte del richiamo. Però, sebbene mostrassero di riconoscere il padrone, non si muovevano dal loro posto. "Questi risultati indicano che i gatti non rispondono con atteggiamenti comunicativi ai loro proprietari se questi sono fuori dalla loro visuale – dicono Saito e Shinozuka – anche se li riconoscono".
I gatti domestici hanno avuto una storia di 10.000 anni di convivenza con gli esseri umani e sembrano avere la capacità di comunicare con essi. Tuttavia i gatti, a differenza dei cani, non sono stati addomesticati a obbedire agli ordini degli esseri umani. Un rapporto opposto a quello dei cani. I nostri amici gatti, insomma, ci sentono ma ci ignorano. Ho perfino il sospetto che ci compatiscano.
Quando si sentivano chiamati i gatti si predisponevano in quello che gli scienziati hanno definito "comportamento orientato", muovendo cioè le teste e le orecchie per individuare la fonte del richiamo. Però, sebbene mostrassero di riconoscere il padrone, non si muovevano dal loro posto. "Questi risultati indicano che i gatti non rispondono con atteggiamenti comunicativi ai loro proprietari se questi sono fuori dalla loro visuale – dicono Saito e Shinozuka – anche se li riconoscono".
I gatti domestici hanno avuto una storia di 10.000 anni di convivenza con gli esseri umani e sembrano avere la capacità di comunicare con essi. Tuttavia i gatti, a differenza dei cani, non sono stati addomesticati a obbedire agli ordini degli esseri umani. Un rapporto opposto a quello dei cani. I nostri amici gatti, insomma, ci sentono ma ci ignorano. Ho perfino il sospetto che ci compatiscano.
Ti sento, sì, ma che vuoi? |
domenica 1 dicembre 2013
I gatti hanno un cuore d'oro
Da buzzfeed per tutti noi, foto meravigliose: la prova che i gatti hanno un cuore d'oro (per tutte le immagini vai al link).
venerdì 29 novembre 2013
Mamme, gatti, toxoplasmosi, disinformazione
“Metta in pensione il suo gattino, il suo gatto, il suo cane, da sua sorella, da sua nonna, da sua zia, dai suoi genitori, per il periodo, per i 10-15 mesi in cui programma e aspetta il bambino”.
Questi i consigli che Luciano Onder, sedicente giornalista esperto di medicina e salute, ha suggerito a una giovane donna durante la puntata de I fatti vostri del 19 novembre su Raidue. L’ANMVI, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani ha denunciato il fatto parlando chiaramente di “disinformazione scientifica e incoraggiamento all’abbandono degli animali”. L'Associazione chiede a RAI 2 una pubblica rettifica e che di prevenzione veterinaria parlino solo dei medici veterinari.
Il rischio di contrarre la toxoplasmosi in gravidanza dipende esclusivamente da comportamenti sbagliati assunti da una gestante non correttamente indirizzata verso la prevenzione dell'infezione.
Chi vive con un animale da compagnia, in particolare con un gatto, non farà altro che riservargli gli stessi accorgimenti raccomandati alla gestante stessa, come curare l'igiene ed evitare l'assunzione di carni crude o di verdure non ben lavate.
Ma chi è Onder? Laureato in Storia moderna nel 1965, è passato a programmi di informazione scientifica, ha collaborato con RAI Educational e conduce attualmente Medicina33. Nel programma incriminato, non ha fatto però informazione, ma terrorismo.
Ecco cosa consiglia Irene Cetin, responsabile dell’U.O. di ostetricia e ginecologia presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, dal sito http://www.nostrofiglio.it
In primo luogo, per sapere se la mamma è immune alla toxoplasmosi si deve effettuare il toxo-test (anche prima del concepimento), un esame del sangue per rilevare la presenza degli anticorpi contro il toxoplasma. Se l’esito è positivo, la mamma può stare tranquilla e non occorre ripetere l’esame; se l’esito è negativo, il test va ripetuto a cadenza mensile, per verificare che la mamma non abbia contratto l’infezione. L’esame è a carico del SSN per tutta la gravidanza.
Nel caso in cui venisse accertata l’infezione, si deve capire capire se l’infezione è avvenuta quando la gravidanza era già in atto, ed eventualmente eseguire un’amniocentesi. Se la mamma ha contratto la toxoplasmosi, viene sottoposta subito ad una terapia antibiotica. “Ma la miglior cura è la prevenzione" dice Irene Cetin: fare mensilmente il test della toxoplasmosi.
La toxoplasmosi si può contrarre solo se si ingerisce il parassita, che può essere presente nelle feci del gatto, nella carne degli animali o sulle verdure. Se si vuole mangiare verdura cruda, è importante lavarla con cura, per asportare residui di terriccio, ed aggiungere nell’acqua di lavaggio un po’ di bicarbonato o di amuchina.
La carne deve essere consumata sempre cotta. Niente prosciutto crudo, salame, bresaola, speck. Dopo aver maneggiato carne o verdure crude, è sempre buona regola lavare bene le mani con acqua e sapone.
E i gatti? A scopo precauzionale si può, durante la gravidanza, far pulire agli altri membri della famiglia la sua lettiera o indossare i guanti e lavare le mani con sapone ed acqua corrente al termine delle operazioni di pulizia.
“Va specificato tuttavia che la sporulazione delle oocisti nella lettiera avviene circa 2-3 giorni dopo la deposizione delle feci, ad una temperatura ambientale di 24°C (mentre le urine non sono veicolo di trasmissione), pertanto il rischio di contaminazione viene notevolmente ridotto se la lettiera viene pulita ogni giorno” sottolinea la prof. Cetin. Insomma, una volta adottate le opportune precauzioni, non è assolutamente il caso di allontanare il gatto da casa!
Il video della trasmissione:
Questi i consigli che Luciano Onder, sedicente giornalista esperto di medicina e salute, ha suggerito a una giovane donna durante la puntata de I fatti vostri del 19 novembre su Raidue. L’ANMVI, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani ha denunciato il fatto parlando chiaramente di “disinformazione scientifica e incoraggiamento all’abbandono degli animali”. L'Associazione chiede a RAI 2 una pubblica rettifica e che di prevenzione veterinaria parlino solo dei medici veterinari.
Il rischio di contrarre la toxoplasmosi in gravidanza dipende esclusivamente da comportamenti sbagliati assunti da una gestante non correttamente indirizzata verso la prevenzione dell'infezione.
Chi vive con un animale da compagnia, in particolare con un gatto, non farà altro che riservargli gli stessi accorgimenti raccomandati alla gestante stessa, come curare l'igiene ed evitare l'assunzione di carni crude o di verdure non ben lavate.
Ma chi è Onder? Laureato in Storia moderna nel 1965, è passato a programmi di informazione scientifica, ha collaborato con RAI Educational e conduce attualmente Medicina33. Nel programma incriminato, non ha fatto però informazione, ma terrorismo.
Ecco cosa consiglia Irene Cetin, responsabile dell’U.O. di ostetricia e ginecologia presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, dal sito http://www.nostrofiglio.it
In primo luogo, per sapere se la mamma è immune alla toxoplasmosi si deve effettuare il toxo-test (anche prima del concepimento), un esame del sangue per rilevare la presenza degli anticorpi contro il toxoplasma. Se l’esito è positivo, la mamma può stare tranquilla e non occorre ripetere l’esame; se l’esito è negativo, il test va ripetuto a cadenza mensile, per verificare che la mamma non abbia contratto l’infezione. L’esame è a carico del SSN per tutta la gravidanza.
Nel caso in cui venisse accertata l’infezione, si deve capire capire se l’infezione è avvenuta quando la gravidanza era già in atto, ed eventualmente eseguire un’amniocentesi. Se la mamma ha contratto la toxoplasmosi, viene sottoposta subito ad una terapia antibiotica. “Ma la miglior cura è la prevenzione" dice Irene Cetin: fare mensilmente il test della toxoplasmosi.
La toxoplasmosi si può contrarre solo se si ingerisce il parassita, che può essere presente nelle feci del gatto, nella carne degli animali o sulle verdure. Se si vuole mangiare verdura cruda, è importante lavarla con cura, per asportare residui di terriccio, ed aggiungere nell’acqua di lavaggio un po’ di bicarbonato o di amuchina.
La carne deve essere consumata sempre cotta. Niente prosciutto crudo, salame, bresaola, speck. Dopo aver maneggiato carne o verdure crude, è sempre buona regola lavare bene le mani con acqua e sapone.
E i gatti? A scopo precauzionale si può, durante la gravidanza, far pulire agli altri membri della famiglia la sua lettiera o indossare i guanti e lavare le mani con sapone ed acqua corrente al termine delle operazioni di pulizia.
“Va specificato tuttavia che la sporulazione delle oocisti nella lettiera avviene circa 2-3 giorni dopo la deposizione delle feci, ad una temperatura ambientale di 24°C (mentre le urine non sono veicolo di trasmissione), pertanto il rischio di contaminazione viene notevolmente ridotto se la lettiera viene pulita ogni giorno” sottolinea la prof. Cetin. Insomma, una volta adottate le opportune precauzioni, non è assolutamente il caso di allontanare il gatto da casa!
Il video della trasmissione:
venerdì 22 novembre 2013
Sardegna 3 - L'impegno dell'OIPA
dal sito dell'OIPA:
OLBIA
Proseguono in queste ore gli interventi dei volontari dell’OIPA Olbia nelle zone più colpite dall’alluvione. Il monitoraggio sulle diverse colonie feline stanziali accudite in città, per un totale di 70 gatti, ha evidenziato che al momento 30 circa mancano all’appello.
Alcuni luoghi in cui sono situate le colonie non sono purtroppo al momento ancora raggiungibili. L’unica colonia felina che non ha subito danni o perdite è quella composta da 10 gatti sita in via Vittorio Veneto, una delle vie più colpite di Olbia. I volontari si occupano inoltre del supporto ad un rifugio privato a Telti (OT) che ospita 40 cani ed è gestito da un’anziana signora. Sia i cani che la signora fortunatamente stanno bene perché il rifugio si trova in collina, ma i due ponti che si trovavano sulla strada per Telti sono crollati, quindi al momento la località è isolata. I volontari si sono attivati per trovare una strada alternativa per la campagna per raggiungerli e portare cibo. Stanno inoltre provvedendo al recupero e all’identificazione di numerosi cani di proprietà trovati vaganti perché scappati da cortili e giardini di cui l’acqua ha divelto i cancelli.
Moltissimi gli animali deceduti per la piena. La maggior parte degli allevamenti della zona si trova a Posada (NU), proprio vicino al fiume, e tutto il bestiame è morto. Anche moltissimi cani detenuti in serragli/canili dai cacciatori della zona sono morti annegati nelle gabbie. Non abbiamo a disposizione video purtroppo sia per l’estrema difficoltà di trasmissione informazioni (non è presente connessione internet in tutte le zone) sia per la concitazione di questi momenti. Tutte le operazioni di soccorso sono ancora in corso e nei prossimi giorni verrà tracciato un bilancio più preciso.
ORISTANO
L'alluvione che ha colpito la Sardegna nei giorni scorsi ha interessato anche la provincia di Oristano. Una decina di gatti seguiti dai volontari OIPA mancano all'appello e tre piccoli sono stati messi al sicuro in attesa di trovare loro adozione. La sezione OIPA di Oristano sta distribuendo cibo nelle zone più colpite della provincia, i cani vaganti sono molti e il tentativo è quello di attirarli in posti asciutti e sicuri, dato che alcune zone della città sono completamente inaccessibili. Purtroppo i cani sono quasi tutti senza microchip dunque non è possibile risalire ai loro proprietari. Anche i canili di Ghilarza e di Narbolia sono in estrema difficoltà, le scorte di cibo sono andate perdute, i box sono completamente allagati e servono urgentemente cibo, coperte, ciotole, cucce e medicinali. A loro sostegno, i volontari OIPA di Oristano si stanno organizzando per raccogliere cibo e il materiale di prima necessità.
Per la gestione dell’emergenza l’OIPA nazionale sta inviando a Olbia 12 quintali di cibo secco per cani e gatti, ma per un’efficace gestione dell’emergenza nei prossimi giorni facciamo un appello per l’invio direttamente sul posto di:
- Cibo per cani e gatti
- Antibiotici
- Coperte
Per l'invio di aiuti contattare: Monica Petrone, Delegata OIPA di Olbia, Tel. 349 5866642; olbia@oipa.org Roberto Fadda, Delegato OIPA di Oristano, Tel. 340 9555105 ; oristano@oipa.org
OLBIA
Proseguono in queste ore gli interventi dei volontari dell’OIPA Olbia nelle zone più colpite dall’alluvione. Il monitoraggio sulle diverse colonie feline stanziali accudite in città, per un totale di 70 gatti, ha evidenziato che al momento 30 circa mancano all’appello.
Alcuni luoghi in cui sono situate le colonie non sono purtroppo al momento ancora raggiungibili. L’unica colonia felina che non ha subito danni o perdite è quella composta da 10 gatti sita in via Vittorio Veneto, una delle vie più colpite di Olbia. I volontari si occupano inoltre del supporto ad un rifugio privato a Telti (OT) che ospita 40 cani ed è gestito da un’anziana signora. Sia i cani che la signora fortunatamente stanno bene perché il rifugio si trova in collina, ma i due ponti che si trovavano sulla strada per Telti sono crollati, quindi al momento la località è isolata. I volontari si sono attivati per trovare una strada alternativa per la campagna per raggiungerli e portare cibo. Stanno inoltre provvedendo al recupero e all’identificazione di numerosi cani di proprietà trovati vaganti perché scappati da cortili e giardini di cui l’acqua ha divelto i cancelli.
Moltissimi gli animali deceduti per la piena. La maggior parte degli allevamenti della zona si trova a Posada (NU), proprio vicino al fiume, e tutto il bestiame è morto. Anche moltissimi cani detenuti in serragli/canili dai cacciatori della zona sono morti annegati nelle gabbie. Non abbiamo a disposizione video purtroppo sia per l’estrema difficoltà di trasmissione informazioni (non è presente connessione internet in tutte le zone) sia per la concitazione di questi momenti. Tutte le operazioni di soccorso sono ancora in corso e nei prossimi giorni verrà tracciato un bilancio più preciso.
ORISTANO
L'alluvione che ha colpito la Sardegna nei giorni scorsi ha interessato anche la provincia di Oristano. Una decina di gatti seguiti dai volontari OIPA mancano all'appello e tre piccoli sono stati messi al sicuro in attesa di trovare loro adozione. La sezione OIPA di Oristano sta distribuendo cibo nelle zone più colpite della provincia, i cani vaganti sono molti e il tentativo è quello di attirarli in posti asciutti e sicuri, dato che alcune zone della città sono completamente inaccessibili. Purtroppo i cani sono quasi tutti senza microchip dunque non è possibile risalire ai loro proprietari. Anche i canili di Ghilarza e di Narbolia sono in estrema difficoltà, le scorte di cibo sono andate perdute, i box sono completamente allagati e servono urgentemente cibo, coperte, ciotole, cucce e medicinali. A loro sostegno, i volontari OIPA di Oristano si stanno organizzando per raccogliere cibo e il materiale di prima necessità.
Per la gestione dell’emergenza l’OIPA nazionale sta inviando a Olbia 12 quintali di cibo secco per cani e gatti, ma per un’efficace gestione dell’emergenza nei prossimi giorni facciamo un appello per l’invio direttamente sul posto di:
- Cibo per cani e gatti
- Antibiotici
- Coperte
Per l'invio di aiuti contattare: Monica Petrone, Delegata OIPA di Olbia, Tel. 349 5866642; olbia@oipa.org Roberto Fadda, Delegato OIPA di Oristano, Tel. 340 9555105 ; oristano@oipa.org
Sardegna 2: trovato un micio a Uras
giovedì 21 novembre 2013
Animali nel ciclone
Nelle foto di A. Perra il salvataggio di Lea, cagnolina dispersa e ritrovata tramite la rete:
Se vuoi sapere come aiutare gli animali della Sardegna colpita dal ciclone Cleopatra, clicca qui o su queste pagine facebook:
https://www.facebook.com/events/699490780063953/?notif_t=plan_edited
https://www.facebook.com/pages/Amici-degli-animali-Gonnosfanadiga-CA/195133577197724?fref=ts
https://www.facebook.com/pages/Rifugio-Gli-Amici-di-Susy/261612533864411?directed_target_id=0
Se vuoi sapere come aiutare gli animali della Sardegna colpita dal ciclone Cleopatra, clicca qui o su queste pagine facebook:
https://www.facebook.com/events/699490780063953/?notif_t=plan_edited
https://www.facebook.com/pages/Amici-degli-animali-Gonnosfanadiga-CA/195133577197724?fref=ts
https://www.facebook.com/pages/Rifugio-Gli-Amici-di-Susy/261612533864411?directed_target_id=0
lunedì 18 novembre 2013
Una gattara molto speciale
Se n'è andata una grande scrittrice, e famosa gattara. Doris Lessing è morta il 17 novembre a 94 anni.
Aveva scritto, tra l'altro, Gatti molto speciali.
Aveva scritto, tra l'altro, Gatti molto speciali.
venerdì 15 novembre 2013
Censimento Gatti Colonia Felina Su Pallosu
Pubblicati i dati del censimento Gatti Colonia Felina Su Pallosu al 15 novembre 2013
Totale 56 36 F 20 M
1 Ciro F
2 Fiffina F
3 Bionda F
4 Chicco F
5 Jimmy Barba M
6 Muchina F
7 Martino M da C
8 Cicciobello M da C
9 Nuzza F
10 Pufuletz M
11 Pupici M
12 Camilla F
13Aziza F
14 Gina F
15 Tommy M
16 Papsi F
17 Tipitipi F
18 Dentone M
19 Muchinina F
20 Mishu M
21 Panacur F
22 Chupa F
23 Calì M
24 Carluzzu F
25 Gulliver F
26 Guido M da C
27 Agata F
28 Nerina F
29 Lilli F
30 Macchia F
31 Diva F
31 Cobra F
32 Bobe M da C
33 Renè F
34 Ciuffo M
35 Mimosa F
36 Brambi M
37 Veveritza F
38 Cieco F
39 Zeeva F
40 Tinozzo M da C
41 Trilulilu F
42 Paul M
43 Bagna F
44 Manson F
46 Tizzy F
47 Pinocchia F
48 Geppetto M da C
49 Sonny M
50 Muci M
51 Viola F
52 Piciulon M
53 Lello M
54 Eja F
55 Frida F
56 Civetta F
Totale 56 36 F 20 M
1 Ciro F
2 Fiffina F
3 Bionda F
4 Chicco F
5 Jimmy Barba M
6 Muchina F
7 Martino M da C
8 Cicciobello M da C
9 Nuzza F
10 Pufuletz M
11 Pupici M
12 Camilla F
13Aziza F
14 Gina F
15 Tommy M
16 Papsi F
17 Tipitipi F
18 Dentone M
19 Muchinina F
20 Mishu M
21 Panacur F
22 Chupa F
23 Calì M
24 Carluzzu F
25 Gulliver F
26 Guido M da C
27 Agata F
28 Nerina F
29 Lilli F
30 Macchia F
31 Diva F
31 Cobra F
32 Bobe M da C
33 Renè F
34 Ciuffo M
35 Mimosa F
36 Brambi M
37 Veveritza F
38 Cieco F
39 Zeeva F
40 Tinozzo M da C
41 Trilulilu F
42 Paul M
43 Bagna F
44 Manson F
46 Tizzy F
47 Pinocchia F
48 Geppetto M da C
49 Sonny M
50 Muci M
51 Viola F
52 Piciulon M
53 Lello M
54 Eja F
55 Frida F
56 Civetta F
Pierre e il gattino
Un omaggio a un grande attore, prematuramente scomparso. Non aveva mai conosciuto suo padre, e portava il cognome di sua madre, originaria della Corsica. Viveva praticamente sulla strada, fino a quando un giorno un tizio lo avvicina e lo sceglie per un ruolo a teatro. Comincia così una carriera che lo porterà a Luchino Visconti. Nel 1963 ottiene una parte nel Gattopardo. Buñuel gli affida il ruolo del gangster dai denti d’acciaio in Belle de jour. Lavora con Pasolini e Bertolucci, e la Cavani lo vuole come il protagonista per I cannibali.
Nel giugno del 1971, all’apice della sua carriera, viene arrestato a Roma per possesso e uso di droghe. Nonostante le testimonianze di Fellini e De Sica, e la mobilitazione dell’intero mondo del cinema, viene condannato a due anni di carcere. Rinchiuso a Regina Coeli, verrà rilasciato dopo 18 mesi dopo per mancanza di prove con l’ingiunzione di lasciare l’Italia entro ventiquattr’ore. Esce traumatizzato da questa esperienza, che ricorderà nell'autobiografia Quelques messages personnels. Nella ricostruzione di poi, molti riconobbero una volontà persecutoria, la ricerca di un capro espiatorio.
E Pierre Clementi era un ribelle, uno venuto dalla strada, uno che, nelle parole del figlio Balthazar, “portava i capelli lunghi e non aveva mai tradito la sua vocazione alla marginalità”. Clementi reciterà ancora con Max von Sydow in Steppenwolf dal libro di H. Hesse, con Dušan Makavejev, nella parte dell'ultimo marinaio della Potëmkin, con James Ivory. Morirà in un ospedale parigino nel il 28 dicembre 1999 per cancro al fegato.
In questa foto appare, in tutta la sua dionisiaca bellezza, con un tenero gattino.
Nel giugno del 1971, all’apice della sua carriera, viene arrestato a Roma per possesso e uso di droghe. Nonostante le testimonianze di Fellini e De Sica, e la mobilitazione dell’intero mondo del cinema, viene condannato a due anni di carcere. Rinchiuso a Regina Coeli, verrà rilasciato dopo 18 mesi dopo per mancanza di prove con l’ingiunzione di lasciare l’Italia entro ventiquattr’ore. Esce traumatizzato da questa esperienza, che ricorderà nell'autobiografia Quelques messages personnels. Nella ricostruzione di poi, molti riconobbero una volontà persecutoria, la ricerca di un capro espiatorio.
E Pierre Clementi era un ribelle, uno venuto dalla strada, uno che, nelle parole del figlio Balthazar, “portava i capelli lunghi e non aveva mai tradito la sua vocazione alla marginalità”. Clementi reciterà ancora con Max von Sydow in Steppenwolf dal libro di H. Hesse, con Dušan Makavejev, nella parte dell'ultimo marinaio della Potëmkin, con James Ivory. Morirà in un ospedale parigino nel il 28 dicembre 1999 per cancro al fegato.
In questa foto appare, in tutta la sua dionisiaca bellezza, con un tenero gattino.
venerdì 8 novembre 2013
Un elefante al mercato
A Roma un elefante indiano è scappato dal circo ed è andato al mercato. Poi è stato recuperato e riportato al circo da un dipendente della struttura.
L'animale ha quasi 40 anni ed è stato descritto come "pericoloso". A me fa una pena infinita. Dopo decenni di detenzione si è fatto una passeggiata per Roma.
L'articolo.
L'animale ha quasi 40 anni ed è stato descritto come "pericoloso". A me fa una pena infinita. Dopo decenni di detenzione si è fatto una passeggiata per Roma.
L'articolo.
martedì 5 novembre 2013
Brindisi: spuntini felini al cimitero
Notizia ANSA - L'idea dell'associazione Aidaa, accolta dal comune pugliese, per fornire cibo ai gatti evitando rifiuti e avanzi in nome del decoro del luogo: mangiatoie dotate di "vassoi" e di ciotole con acqua collocate nel cimitero cittadino. La colonia felina ringrazia:
Ecco il video.
mercoledì 30 ottobre 2013
martedì 29 ottobre 2013
Gattini&anatroccoli
Una mamma gatta che si prende cura di tre anatroccoli, oltre che dei suoi micetti. Una meraviglia!
venerdì 25 ottobre 2013
Macchie
Latito da un po', ma non resisto a questo video:
giovedì 3 ottobre 2013
Save Larry?
L’ex vicedirettore del Sunday Telegraph Michel D’Ancona scrive nel suo ultimo libro che i Cameron non amano Larry, il Mouser Chief di Downing Street.
Dato che il rischio di impopolarità è enorme, un portavoce del numero 10 si è subito affrettato a smentire: “E’ assolutamente falso. Tutti vanno purr-fectly d’accordo con lui in casa”.
Ma su Twitter c’è già l’hashtag #savelarry.
Dato che il rischio di impopolarità è enorme, un portavoce del numero 10 si è subito affrettato a smentire: “E’ assolutamente falso. Tutti vanno purr-fectly d’accordo con lui in casa”.
Ma su Twitter c’è già l’hashtag #savelarry.
Larry si fa le unghie sul tappeto |
venerdì 27 settembre 2013
Il bagnetto dell'armadillo
Non resisto a postare questo video, in cui un armadillo fa il bagnetto, si dà una grattata di zucca contro il muro e si risciacqua:
giovedì 26 settembre 2013
Animali e autostrade: la Germania insegna
Mondogatto San Donato posta su facebook una bella notizia.
La Germania ha in progetto di spendere milioni di euro nei prossimi dieci anni per la costruzione di ponti dedicati solo e unicamente al passaggio degli animali.
Una multa di 35 euro è riservata agli umani che violeranno il transito. Uno è stato già portato a termine nel 2012 nella città di Schermbeck, dopo una lunga campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi da parte di Gerhard Klesen, incaricato della forestale dalla Ruhr Regional Association. Le barriere costruite dagli esseri umani, come strade e canali, limitano i movimenti naturali degli animali aumentandone la mortalità e le malattie. "
Ci vuole almeno un anno perché un animale osi attraversare il ponte. Un cinghiale coraggioso è stato avvistato pochi giorni dopo l'inaugurazione, dando il via a una serie di transiti di piccole e grandi creature", racconta Klesen. (da Repubblica)
L'idea di creare passaggi sicuri per la fauna selvatica è già relativamente diffusa. Nel Christmas Island National Park (Australia) esiste un cavalcavia per favorire l'attravermento dei granchi durante la loro migrazione.
Tra i commenti postati alla notizia sul sito nelcuore, ce n'è uno di angel molto significativo:
Io abito a mezzo km dalla Foresta Nera, nei dintorni di Stoccarda. Posso dire senza tema di smentite che almeno qui nel Baden-Wuerttenberg, non a caso un Land a presidenza Verde, passaggi simili ( ...canali per gli anfibi, reti ecc ecc ) sono anni che gia´ esistono. Sono ben felice che adesso arrivino anche i ponticelli. La Foresta Nera si estende dalla Svizzera fino all´Olanda, e´ tutta perfettamente curata ed e´ una vera meraviglia da visitare. Nel mio giardino, di notte, ci sono ricci, martore e scoiattoli e, di giorno, falche e poiane volano tranquilli nel cielo. Non e´ Utopia, e´ solo natura ben salvaguardate e ben gestita.
La Germania ha in progetto di spendere milioni di euro nei prossimi dieci anni per la costruzione di ponti dedicati solo e unicamente al passaggio degli animali.
Una multa di 35 euro è riservata agli umani che violeranno il transito. Uno è stato già portato a termine nel 2012 nella città di Schermbeck, dopo una lunga campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi da parte di Gerhard Klesen, incaricato della forestale dalla Ruhr Regional Association. Le barriere costruite dagli esseri umani, come strade e canali, limitano i movimenti naturali degli animali aumentandone la mortalità e le malattie. "
Ci vuole almeno un anno perché un animale osi attraversare il ponte. Un cinghiale coraggioso è stato avvistato pochi giorni dopo l'inaugurazione, dando il via a una serie di transiti di piccole e grandi creature", racconta Klesen. (da Repubblica)
Il ponte sulla A20 presso Grevesmuehlen |
Tra i commenti postati alla notizia sul sito nelcuore, ce n'è uno di angel molto significativo:
Io abito a mezzo km dalla Foresta Nera, nei dintorni di Stoccarda. Posso dire senza tema di smentite che almeno qui nel Baden-Wuerttenberg, non a caso un Land a presidenza Verde, passaggi simili ( ...canali per gli anfibi, reti ecc ecc ) sono anni che gia´ esistono. Sono ben felice che adesso arrivino anche i ponticelli. La Foresta Nera si estende dalla Svizzera fino all´Olanda, e´ tutta perfettamente curata ed e´ una vera meraviglia da visitare. Nel mio giardino, di notte, ci sono ricci, martore e scoiattoli e, di giorno, falche e poiane volano tranquilli nel cielo. Non e´ Utopia, e´ solo natura ben salvaguardate e ben gestita.
venerdì 20 settembre 2013
Du thé et des ronrons
A Parigi apre un café des chats, in rue Michel Le Comte.
Margaux Gandelon, la proprietaria, si è ispirata ai Neko Café giapponesi. I clienti entrano, sorseggiano un thé o un cappuccino e possono coccolare un micione tra i molti che popolano pigramente il locale. I gatti sono liberi, e non devono per forza sottostare alle carezze degli avventori. Hanno spazio per muoversi e per nascondersi, se vogliono starsene in pace.
Alcuni animalisti sono contrarissimi, e pare che FBB, l'associazione presieduta da Brigitte Bardot, abbia protestato: "les chats n’ont pas forcément envie d’être tripotés par les clients d’un bar" hanno twittato lo scorso giugno, quando l'iniziativa venne annunciata.
Per altri invece, come il veterinario Jean-Yves Gauchet, ideatore della ron ron theraphy, le fusa del gatto agirebbero da calmanti per le persone stressate, riducendo ansia e insonnia. Dunque anche una breve pausa caffè in compagnia di un amico fusante sarebbe estremamente benefica.
E ha proprio ragione Gauchet: noi amanti dei gatti sentiamo che i nostri pet ci trasmettono, con il loro motorino ipnotico, un dolce senso di benessere.
Del resto, il medico David Dosa ha scritto un libro su Oscar, un gattone adottato dal personale di una casa di cura per malati di Alzheimer. Come tutti i gatti ama stiracchiarsi sotto il sole, rincorrersi la coda fino a impazzire. Qualche volta si fa grattare dietro le orecchie, ma solo quando va a lui.
Oscar ha però un dono eccezionale: "sente" quando un paziente sta per vivere i suoi ultimi momenti. Allora si avvicina dolcemente al letto, si accoccola ai suoi piedi e con le fusa fa compagnia a lui e ai suoi cari fino al momento del trapasso.
Ecco Oscar:
Le café des chats 16 rue Michel Le Comte, 75003 Paris
Ouverture officielle le 21 septembre 2013
Naturalmente anche su facebook.
Il libro di D. Dosa è Making Rounds with Oscar: The Extraordinary Gift of an Ordinary Cat.
Margaux Gandelon, la proprietaria, si è ispirata ai Neko Café giapponesi. I clienti entrano, sorseggiano un thé o un cappuccino e possono coccolare un micione tra i molti che popolano pigramente il locale. I gatti sono liberi, e non devono per forza sottostare alle carezze degli avventori. Hanno spazio per muoversi e per nascondersi, se vogliono starsene in pace.
Alcuni animalisti sono contrarissimi, e pare che FBB, l'associazione presieduta da Brigitte Bardot, abbia protestato: "les chats n’ont pas forcément envie d’être tripotés par les clients d’un bar" hanno twittato lo scorso giugno, quando l'iniziativa venne annunciata.
Per altri invece, come il veterinario Jean-Yves Gauchet, ideatore della ron ron theraphy, le fusa del gatto agirebbero da calmanti per le persone stressate, riducendo ansia e insonnia. Dunque anche una breve pausa caffè in compagnia di un amico fusante sarebbe estremamente benefica.
E ha proprio ragione Gauchet: noi amanti dei gatti sentiamo che i nostri pet ci trasmettono, con il loro motorino ipnotico, un dolce senso di benessere.
Del resto, il medico David Dosa ha scritto un libro su Oscar, un gattone adottato dal personale di una casa di cura per malati di Alzheimer. Come tutti i gatti ama stiracchiarsi sotto il sole, rincorrersi la coda fino a impazzire. Qualche volta si fa grattare dietro le orecchie, ma solo quando va a lui.
Oscar ha però un dono eccezionale: "sente" quando un paziente sta per vivere i suoi ultimi momenti. Allora si avvicina dolcemente al letto, si accoccola ai suoi piedi e con le fusa fa compagnia a lui e ai suoi cari fino al momento del trapasso.
Ecco Oscar:
Le café des chats 16 rue Michel Le Comte, 75003 Paris
Ouverture officielle le 21 septembre 2013
Naturalmente anche su facebook.
Il libro di D. Dosa è Making Rounds with Oscar: The Extraordinary Gift of an Ordinary Cat.
domenica 15 settembre 2013
La folle corsa della panterina
Ieri sera tornavamo in moto dal Museo del Cinema dove proiettavano Village at the end of the world , un bellissimo documentario sulla vita in un paesino di sessanta anime nella Groenlandia del nord dove il sole non sorge per sei mesi l'anno e dalla finestra, d'estate, si vedono gli iceberg.
Improvvisamente ci sfreccia davanti una panterina nera che attraversa viale FulvioTesti - uno stradone a quattro corsie più i due controviali - spiccando lunghissimi balzi rasoterra. Ho letto che raggiungono i 40km/h e possono fare 100 m in 8-10 secondi. La panterina ce l'ha fatta ad arrivare di là nel traffico del sabato sera. E speriamo ce l'abbia fatta anche al ritorno!
sabato 14 settembre 2013
E' arrivato il corriere!
E' sempre un'emozione quando arriva un corriere, perché vuol dire una bella scatola vuota da contendersi. Ci si salta dentro, si spunta fuori con il testone baffuto, si agguata il fratellino arrivato tardi, ci si scambia di posto.
giovedì 12 settembre 2013
martedì 10 settembre 2013
Cani, gatti, esperimenti
Vi ricordate del gatto di Schroedinger?
Da una pagina di matematici e fisici gattari la verità sul famoso esperimento mentale:
Da una pagina di matematici e fisici gattari la verità sul famoso esperimento mentale:
giovedì 5 settembre 2013
La mansarda dei gatti
Il Gattile di Trieste è stato inaugurato nell’ottobre 1996 con madrina d’eccezione l’astrofisica gattara Margherita Hack. C'è anche la pagina facebook, da cui ho preso la foto del bellissimo murale eseguito nel 2011 da una classe di studenti e regalato al Gattile:
Ma la foto che mi piace di più è quella della "mansarda" con le cucce e i cuscini degli ospiti:
"Il Gattile" onlus è una struttura privata per il ricovero e cure di gatti randagi in pericolo di sopravvivenza. Vengono ricoverati gatti randagi in difficoltà, eseguite sterilizzazioni in convenzione con i comuni di Trieste, Duino Aurisina, Muggia, sotto il controllo dell'Azienda Sanitaria. Nel 2006, Il Gattile onlus ha allestito su terreno comunale L'Oasi Felina "Miranda Rotteri".
Ma la foto che mi piace di più è quella della "mansarda" con le cucce e i cuscini degli ospiti:
"Il Gattile" onlus è una struttura privata per il ricovero e cure di gatti randagi in pericolo di sopravvivenza. Vengono ricoverati gatti randagi in difficoltà, eseguite sterilizzazioni in convenzione con i comuni di Trieste, Duino Aurisina, Muggia, sotto il controllo dell'Azienda Sanitaria. Nel 2006, Il Gattile onlus ha allestito su terreno comunale L'Oasi Felina "Miranda Rotteri".
mercoledì 28 agosto 2013
Gatti che dormono
Gli amici della colonia felina di Su Pallosu postano una grande quantità di foto bellissime.
Questa mi piace molto:
lunedì 26 agosto 2013
Un nuovo blog di golosità
A tutti gli amici di fusa&crocchette segnalo la mia raccolta di ricette (ancora incompleta) sul nuovo blog
http://mi-dai-la-ricetta.blogspot.it/.
Vi aspetto!
http://mi-dai-la-ricetta.blogspot.it/.
Vi aspetto!
Taglia di 500 € su chi uccide i gatti
NAPOLI – Una taglia di 500 euro è stata posta dai Verdi Ecologisti e dall’associazione “Animalisti in movimento” sul responsabile della strage di gatti che sta colpendo l’isola di Capri. Le associazioni hanno spiegato che “bisogna fermare la strage” ed offerto i soldi a chi li aiuterà a far arrestare gli avvelenatore dei gatti.
Il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli, e Patrizia Cipullo, rappresentante dell’associazione animalista, hanno dichiarato: “Offriamo la taglia a chi fornirà informazioni utili a scoprire chi sta avvelenando i gatti. Questo o questi delinquenti devono essere assicurati alla giustizia ed essere duramente condannati per quello che hanno fatto. Chiediamo all’intera popolazione dell’Isola azzurra di collaborare affinché la strage sia fermata al più presto”.
La notizia è di blitz quotidiano.
Il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli, e Patrizia Cipullo, rappresentante dell’associazione animalista, hanno dichiarato: “Offriamo la taglia a chi fornirà informazioni utili a scoprire chi sta avvelenando i gatti. Questo o questi delinquenti devono essere assicurati alla giustizia ed essere duramente condannati per quello che hanno fatto. Chiediamo all’intera popolazione dell’Isola azzurra di collaborare affinché la strage sia fermata al più presto”.
La notizia è di blitz quotidiano.
lunedì 19 agosto 2013
Trova il gatto
Sulla pagina facebook dei gatti di Su Pallosu vengono postate molte foto di mici bellissimi. Ne ho scelta una di Cinzia Casu dove il gatto... non si vede! Trovate il gatto.
venerdì 16 agosto 2013
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